Il Benevento festeggia la promozione in Serie A. La squadra campana allenata da Pippo Inzaghi ha raggiunto l’obiettivo con sette turni d’anticipo.
Il club giallorosso torna nella massima serie per la seconda volta, dopo la storica impresa nella stagione 2016/2017. Allenatore di quella squadra era Marco Baroni, intervenuto in ESCLUSIVA a CalcioToday. Il tecnico toscano ha parlato di quella promozione, di Vigorito, Filippo Inzaghi, Pirlo e Sarri.
Da ex tecnico del Benevento, sensazioni per questa promozione?
“Bisogna fare i complimenti alla società, al presidente Vigorito, all’allenatore Inzaghi. Questa promozione è il frutto di una programmazione e ci sono tutte le premesse affinché il Benevento possa restare stabilmente in Serie A. Ci sono risorse e competenze, componenti essenziali”.
Benevento promosso con sette turni d’anticipo e attualmente a +24 dalla seconda. Come lo spiega questo dominio incontrastato?
“Rispetto allo scorso anno sono stati corretti degli errori e non mi meraviglio di questo cammino in solitaria. Non è mai facile e scontato. Il segreto è Vigorito e le competenze inserite all’interno della società”.
La promozione di tre anni fa con lei in panchina fu la prima in assoluto per la società campana. Ha un valore maggiore rispetto a questa?
“Fu una cosa inaspettata. Il Benevento giocava per la prima volta in Serie B e subito fu promosso, questa è stata la bellezza. La proprietà costruì una buona squadra, non sta a me dire se fu un’impresa, ma i dati sono oggettivi. In seguito, dopo la retrocessione, la proprietà ha costruito le basi per arrivare al traguardo ottenuto quest’anno”.
In Serie A con il Benevento lei fu esonerato dopo nove sconfitte consecutive. Avrebbe meritato più tempo?
“Non sono abituato a guardare indietro. Ognuno fa il suo percorso e qualsiasi esperienza serve per crescere e migliorarsi”.
Lo scorso gennaio è stato mandato via dalla Cremonese che ad inizio stagione puntava alla promozione. Perché non è andata come sperava?
“Nel calcio se si investe non è scontato vincere, serve la programmazione, come ho detto a proposito del Benevento. Ho avuto pochissimo tempo a disposizione, l’obiettivo della Cremonese è cambiato strada facendo”.
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In passato ha allenato la Primavera della Juventus. Cosa pensa dell’arrivo di Pirlo sulla panchina dell’Under 23 bianconera, fresca vincitrice della Coppa Italia di Lega Pro?
“Pirlo non ha bisogno di presentazioni. Credo che abbia la possibilità di crescere come allenatore, all’interno di un ambiente che conosce e sfruttando le risorse di un grande club come la Juventus. Io ci ho lavorato e so cosa significa”.
Come giudica il lavoro di Sarri?
“Dopo Conte e Allegri non è mai facile prendere in mano una panchina, tanto della Juventus. Io sono un estimatore di Maurizio, è un allenatore partito dalle serie minori e sono convinto che alla fine vincerà qualcosa e s’imporrà in questo club”.
Per lo scudetto bianconeri favoriti?
“Sì”.
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