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Juventus, ESCLUSIVO Tacchinardi: “Sarri non ha gli occhi della tigre. Pjanic via giusto”

La Juventus stasera ha l’occasione per allungare ulteriormente in testa al campionato. Alle 21 e 45 i bianconeri ospitano il Lecce.

Sarri fatica ad imporsi nel mondo Juventus (Getty Images)

In caso di successo la capolista porterebbe a 7 i punti di vantaggio sulla Lazio, domani impegnata contro la Fiorentina all’Olimpico, 11 sull’Inter, domenica attesa a Parma. La corsa scudetto, Sarri, Pjanic, Arthur, Conte e l’Atalanta sono alcuni temi contenuti nell’intervista rilasciata in ESCLUSIVA a CalcioToday.it da Alessio Tacchinardi, ex centrocampista di Atalanta e Juventus.

Dopo la delusione e le polemiche post Coppa Italia, in casa Juventus è tornato il sereno…

“Chi va alla Juve deve essere consapevole delle pressioni che riceve, quindi le critiche dopo una sconfitta sono normali. Contro il Bologna ho visto i bianconeri in crescita. Rispetto alle insinuazioni sullo spogliatoio, resto dell’idea che sia coeso, altrimenti prima dello stop la squadra non avrebbe battuto nettamente l’Inter. In generale credo che questa squadra si stia fossilizzando troppo sul possesso palla. Bisogna essere meno belli e più pragmatici, senza snaturarsi”.

Quindi Tacchinardi concorda con le accuse rivolte dai tifosi a Sarri, criticato per il gioco e non solo?  

“La mia sensazione è che Sarri non si sia ancora ambientato completamente nel mondo Juve, manca qualcosa. Vorrei un tecnico più capo popolo. Del resto ci sono contesti in cui fatichi ad essere te stesso, in questo caso magari le forti pressioni possono incidere. Probabilmente Sarri è da Juve, però non lo vedo  con gli occhi della tigre e questo mi sorprende. Non si sta calando ancora nell’idea di questo club, realtà diversa da tutte le altre. Io terrei l’allenatore, ovviamente se vincesse qualcosa”.

Pjanic via, arriva Arthur. Operazione giusta?

“Fermo restando le esigenze di bilancio, penso sia giusto cedere Pjanic perché i cicli arrivano alla fine e questo è uno di quei casi. Peraltro sono convinto che il bosniaco non sia il regista ideale per Sarri. Arthur non è un top player, ma assicura dinamismo e intensità, cose che mancano al centrocampo della Juve. Il brasiliano giocherà mezzala, con Bentancur in cabina di regia. Condivido questa operazione di mercato”.

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Juventus, ESCLUSIVO Tacchinardi su scudetto, Conte e Atalanta

Conte rischia il flop al primo anno di Inter (Getty Images)

Stasera contro il Lecce la Juventus ha la possibilità di allungare ulteriormente. In chiave scudetto cos’è cambiato dopo le prime gare della ripresa?

“Per la Juve si tratta di una piccola fuga. Ora può lavorare più tranquillamente, anche se un po’ di pressione fa bene. La squadra è più forte delle altre e magari alcune volte inconsciamente rallenta, quindi è meglio stare sempre sulla corda. Mi auguro che il campionato serva a Sarri per capire come far giocare la squadra in modo da essere in forma per la Champions League”. 

Sponda Inter, dopo il pareggio contro il Sassuolo sono piovute tante critiche a Conte, suo ex compagno di squadra ai tempi della Juventus. Il tecnico nerazzurro rischia una stagione fallimentare…

“Il distacco dalla vetta è importante, ma ancora non è finita. Secondo me l’Inter ha un problema strutturale, mancano giocatori imprevedibili che facciano la differenza. La squadra è schiava del suo gioco, Eriksen è un buon elemento, ma sono i campioni a fare la differenza”.

Voto di Tacchinardi al tecnico nerazzurro? 

“Lui è un super allenatore, ma rispetto al lavoro svolto finora non posso dargli più di 6”. 

Lei è cresciuto ed ha esordito in Serie A con l’Atalanta. C’è ancora qualcosa da dire sulla squadra di Gasperini?

“E’ il prototipo della mia squadra ideale: grande organizzazione, ma negli ultimi trenta metri fantasia e qualità al  potere. Sta facendo un’altra stagione splendida e con questa formula della Champions League può succedere di tutto”.

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Giampietro Quintiliano

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Giampietro Quintiliano

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