Il campionato olandese 2020-21 non si giocherà a porte chiuse. La Federazione riaprirà parzialmente gli stadi, in accordo con il Primo Ministro che però ha imposto limitazioni decisamente curiose per i tifosi
La Federazione olandese riapre gli stadi ai tifosi. Il campionato olandese ripartirà il prossimo dodici settembre e non si giocherà a porte chiuse. E succederà lo stesso per le prime due partite della nazionale in Nations League contro la Polonia e l’Italia il 4 e il 7 settembre. I tifosi dovranno essere distanziati di un metro e mezzo, dunque la capienza degli impianti sarà in sostanza ridotta di oltre il 60%.
“Siamo molto soddisfatti che le restrizioni siano state allentate” ha detto Eric Gudde, direttore della divisione calcio professionistico all’interno della Federcalcio olandese, la KNVB. “Tutte le squadre possono allenarsi e sarà più facile così evitare gli infortuni. Poi è importante che si siano compiuti i primi passi per la presenza dei tifosi all’interno degli stadi anche se in certi impianti è difficile giocare con una capienza limitata“.
Su questo si sono concentrate alcune osservazioni critiche delle associazioni dei tifosi. “O stadi pieni a settembre o niente” ha detto ad esempio il capo dei supporter dell’Ajax. Ma al di là del numero dei sostenitori che saranno ammessi allo stadio dall’inizio del prossimo campionato di Eredivisie, c’è una strana limitazione che spicca.
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I tifosi olandesi, infatti, non potranno cantare. I cori, questa la posizione, potrebbero accelerare la circolazione del virus. “E’ incredibile” ha detto Jacco van Leeuwen dell’Haagsche Bluf, l’associazione dei tifosi del Den Haag, come riporta il sito olandese Sportnieuws.nl. “E’ l’emozione che rende il calcio così bello da vedere allo stadio. E’ cantare, esultare, saltare. Succede automaticamente, non lo puoi fermare“.
Il primo ministro Rutte, però, ha tutte le intenzione di fermarlo. Altrimenti, promette, gli stadi chiuderanno di nuovo. Chiede ai tifosi di esultare sottovoce, magari di portare campanelle per accompagnare i gol. Van Leeuwen propone di avviare una sperimentazione in estate, e intanto ragionare sull’opportunità di aprire del tutto gli stadi.
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