Serie A, i gol e le immagini della spettacolare sfida tra Atalanta e Lazio. Quando si incontrano, queste due squadre regalano sempre emozioni
Sotto 0-2 dopo un quarto d’ora, l’Atalanta rimonta e batte la Lazio 3-2. I nerazzurri allungano a sei la serie di scontri diretti senza sconfitte, la più lunga contro i biancocelesti dal 1992. La squadra di Inzaghi incassa la prima sconfitta dopo 21 partite in Serie A. Nelle ultime quattro occasioni in cui una squadra ha registrato una serie così lunga in una sola stagione, ha poi vinto lo scudetto. I biancocelesti restano a 4 punti dalla Juventus, l’Atalanta accorcia sull’Inter fermata dal Sassuolo.
Dopo 5′ la squadra di Inzaghi è già avanti. Il contropiede dopo un clamoroso errore di Zapata libera Lazzari che mette un pallone teso in mezzo, De Roon tocca e devia nella propria porta.
Superata la prima linea di pressing, la Lazio vola. Luis Alberto, leader degli assist in Serie A, illumina Milinkovic-Savic che ringrazia e con un gran destro firma il 2-0 prima del quarto d’ora. L’azione peraltro è nata da una bella combinazione tra Correa e Immobile, tamponato da Palomino, ma l’aggressività dello spagnolo ha tenuto vivo il pallone. Nasce così il suo tredicesimo assist stagionale, ne manca solo uno per eguagliare il suo record del campionato 2017-18.
Gritti, vice di Gasperini squalificato, cambia la marcatura su Milinkovic. Dirotta altrove Djimsiti e gli mette addosso Toloi. Gradualmente lo scenario cambia.
Partita bella, veloce, aperta. Immobile manca due occasioni per il 3-0, Strakosha nega l’1-2 a Malinovskiy. Sale d’intensità l’Atalanta con un’azione da manuale della fase offensiva di Gasperini. Lancio dell’ucraino per Zapata, scarico a destra per Hateboer che crossa sul secondo palo, si inserisce Goosens che firma l’ottavo gol stagionale.
Il primo tempo conferma la tendenza degli ultimi sette precedenti scontri diretti in Serie A in cui si sono segnati 29 gol, 4.1 di media a partita.
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Il ritmo scende nel secondo tempo. La Lazio non riparte con lo stesso vigore della prima frazione e l’Atalanta ci crede. Milinkovic-Savic resta in campo nonostante una ferita al volto, si fa male invece Cataldi: entra Parolo. Poi, a sorpresa, Ruslan Malinovskyi illumina la serata. Raccoglie palla sul centro destra, ai venti metri, si sposta appena verso il centro poi usa il sinistro a mo’ di fionda e la mette all’incrocio.
Il “Papu” Gomez, quattro gol e altrettanti assist contro la Lazio in carriera, fa da riferimento per un’Atalanta che prende campo e rimonta. Acerbi alla disperata salva su Muriel, dopo la percussione di Ilicic, sul calcio d’angolo che ne deriva Strakosha si perde il pallone e Caicedo non tiene Palomino che a porta vuota, di testa, fa 3-2.
La Lazio, più stanca e meno lucida nonostante i cambi, è alle corde. Strakosha parzialmente si riscatta con la gran parata sul diagonale di Gomez, tra i migliori in campo. Ma il punteggio non cambia. La Lazio subisce la prima sconfitta esterna dopo nove trasferte. Nella sua storia, ha fatto meglio solo nel 2003, quando ha completato una serie record di 12 partite fuori casa senza sconfitte del 2003 con Roberto Mancini in panchina.
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