La Stella Rossa, attraverso il proprio sito ufficiale, ha comunicato la positività al Covid-19 di cinque giocatori. Polemiche anche con il governo serbo.
Il calcio in Serbia è ricominciato alla presenza dei tifosi, con poche limitazioni e sottovalutando l’emergenza sanitaria. Le immagini dello storico e caldissimo derby di Belgrado tra Partizan e Stella Rossa avevano già fatto il giro della rete, lasciando non poche perplessità. Le due tifoserie infatti, come in un momento qualsiasi, si erano riunite e ammassate sugli spalti per incitare le rispettive squadre, con grande fervore. Nessun distanziamento sociale e addirittura l’intervento delle forze dell’ordine per tenere sotto controllo la situazione.
Un episodio in netto contrasto con gli altri paesi, come l’Italia, dove il pallone è tornato a rotolare in stadi a porte chiuse. L’ingresso degli spettatori non è ancora consentito e la strada della prudenza si sta rivelando una buona scelta. In Serbia invece, la pandemia ha colpito in misura più ridotta, è stato deciso di aprire al pubblico prendendosi i rischi del caso e adesso si vedono le prime conseguenze. Oggi proprio la Stella Rossa ha comunicato che sono stati rilevati cinque casi di Covid-19 all’interno della squadra.
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Serbia, la Stella Rossa comunica cinque casi di Coronavirus
La festa scudetto della Stella Rossa, allenata dall’ex Inter Dejan Stankovic, è stata rovinata da una cattiva notizia. Sul sito ufficiale dei campioni di Serbia, si legge che Gobeljic, Petrovic, Jovancic, Konatar e Jovicic abbiano contratto il virus. I cinque giocatori, tenuti fuori nell’ultima partita per sospetti sintomi, sono stati subito messi in isolamento e saranno controllati quotidianamente dallo staff medico. Dopo questo comunicato, sono aumentati gli attacchi verso il governo serbo colpevole di aver dato il via libera per giocare a porte aperte.
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