Moviola. Bologna-Juventus si sblocca al 22′ per il calcio di rigore trasformato da Cristiano Ronaldo. L’arbitro rivede l’azione al VAR, vediamo come è andata
Al 22′, la Juventus sblocca la partita con il quindicesimo rigore segnato da Cristiano Ronaldo in bianconero sui diciassette calciati. Inizialmente, però l’arbitro Rocchi ha assegnato una punizione per il Bologna. Su azione da calcio d’angolo, infatti, il direttore di gara ha sanzionato un contatto tra Rabiot e Dijks, che si configura come fallo in attacco del francese.
Ma prima dell’episodio su cui l’arbitro ha preso la decisione, Denswil ha trattenuto De Ligt, per questo l’arbitro viene richiamato al VAR. Si può ipotizzare che questa parte dell’azione sia sfuggita all’occhio dell’arbitro in tempo reale, e questo configurerebbe uno dei casi di scuola per il richiamo dell’arbitro.
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In questo caso, infatti, l’arbitro non viene richiamato per rivedere l’episodio su cui ha fischiato. Non va a rivedere la trattenuta Dijks-Rabiot. Quando si tratta di valutazioni sull’entità dei contatti, infatti, resta valido il metro dell’arbitro che, per esempio, in Lecce-Milan non è stato richiamato per rivedere il fallo di rigore su Babacar che ha portato al provvisorio pareggio dei giallorossi.
Rocchi va al monitor per un episodio precedente, che presumibilmente gli può essere sfuggito o che può non aver visto perché coperto da altri giocatori. Una delle situazioni in cui il VAR è chiamato a intervenire è proprio questa, ovvero le situazioni di gioco in cui l’arbitro non vede qualcosa e dunque, possiamo dire, valuta sulla base di dati parziali.
Quando va a rivedere l’episodio, nota che in effetti Denswil trattiene De Ligt che era sfuggito alla sua marcatura. Il fallo è ingenuo, per certi aspetti plateale, la maglia del difensore olandese si allarga visibilmente. Denswil è lontano e ne ostacola la progressione. E’ un intervento punibile e precedente a quello sanzionato in tempo reale dall’arbitro, che dunque torna sui suoi passi e assegna il rigore.
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Nel secondo tempo De Sciglio interviene in maniera un po’ imprudente, tocca il pallone ma anche Barrow. L’arbitro non assegna il rigore, il silent check non ritiene che sia un errore e Rocchi assegna calcio d’angolo. Rocchi fa segno che De Sciglio prende prima il pallone. Va considerato anche che gli interventi in gioco pericoloso, a meno che chi lo commetta non colpisca la testa dell’avversario e non è questo il caso, vengono normalmente puniti, da regolamento, solo con un calcio di punizione indiretto.
E’ ipotizzabile, comunque, che Rocchi abbia considerato quello tra De Sciglio e Barrow, proprio in quanto il difensore bianconero colpisce il pallone prima di venire a contatto con la gamba del bolognese, un normale scontro di gioco. Il contatto sarebbe il risultato inevitabile, per dinamica, di una giocata. L’interpretazione si gioca qui, tra il normale scontro di gioco e il contatto falloso. Il silent check in questo caso non rileva un chiaro ed evidente errore nell’interpretazione.
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