Pordenone-Venezia non si giocherà. In serata gli ospiti hanno diffuso una nota con la quale hanno comunicato che domani sera non scenderanno in campo. Il motivo
“Data la situazione attuale non sussistono le condizioni minime per poter disputare la partita in programma domani sera alle 20,30 a Trieste contro il Pordenone”. Questo è quanto si legge nella nota diffusa in serata dal Venezia. Nei giorni scorsi, i Lagunari hanno comunicato la positività di un loro calciatore: Gian Filippo Felecioli. Il difensore, come da protocollo, è stato subito messo in isolamento fiduciario presso la propria abitazione. Come lui anche il resto del ‘gruppo squadra’. Fino a ieri, quando è stata ufficializzata la così detta ‘quarantena soft’, si temeva che la gara in programma domani sera allo Stadio Nereo Rocco di Trieste fosse a rischio. A seguito della comunicazione dell’alleggerimento delle misure di sicurezza, però, lo scetticismo ha lasciato spazio all’ottimismo.
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Ottimismo durato poco. Sì, perché nella nota diramata in serata, senza mezzi termini, il Venezia ha lamentato l’assenza delle “condizioni minime per poter disputare la partita”. La società veneta, poi, rivolgendosi alla Lega B, ha lamentato anche la tardiva comunicazione relativa protocollo ‘soft’, “pervenuta solamente nella tarda mattinata di oggi”. Nonostante ciò, come si legge nella nota, il Venezia “si è messo tempestivamente in contatto con l’ASL al fine di ottenere le autorizzazioni necessarie a disputare la partita di domani”. L’azienda sanitaria locale, però, ha comunicato al club che, sulla base delle nuove direttive adottate dal Cts, per prendere parte al match sarà necessario, il giorno stesso della gara, sottoporre l’intero gruppo squadra “ai tamponi previsti dal nuovo protocollo”. Tuttavia, adottando questa soluzione, il Venezia raggiungerebbe Trieste soltanto domani, giorno del match, rendendo di fatto impossibile lo svolgimento della gara.
Immediata la risposta del Pordenone. Il presidente dei neroverdi, Mauro Lovisa, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, ha dichiarato: “Domani andremo in campo: abbiamo scomodato Governo, Federazione e quant’altro, ripartire è necessario. Per altro noi giocheremo di nuovo venerdì prossimo, non è più possibile posticipare la gara”. Il patron del Pordenone ha concluso ribadendo: “Siamo a Trieste e domani andremo al “Rocco”, se il Venezia non ci sarà risponderà delle sue azioni: non posso però parlare per gli avversari, parlo per il mio Pordenone. E ribadisco che domani andremo al campo“.
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