Gennaro Gattuso, tecnico del Napoli, è tornato a parlare dopo il successo in Coppa Italia indicando i nuovi obiettivi della squadra azzurra ai microfoni di Radio Kiss Kiss.
Il Napoli non si deve accontentare della Coppa Italia, c’è ancora un finale di campionato e un ottavo di Champions League da giocare. E’ questo il messaggio di Gennaro Gattuso che sta già pensando alle prossime partite come spiega ai microfoni di Radio Kiss Kiss: “Quando vincevo un trofeo da giocatore, il giorno dopo lavoravo sui miei difetti. E’ la mia mentalità e sto provando a trasmetterla alla squadra che mi vedono come miglior amico e peggior nemico”.
Non sono passati neanche due giorni dal successo sulla Juventus che il tecnico partenopeo si è messo alle spalle il primo trofeo conquistato in panchina. La sua carriera da giocatore si è basata sul duro lavoro e anche da allenatore vuole rispettare questi principi: “Siamo migliorati, ma possiamo sempre crescere. Nel calcio non può abbassare la tensione, devi sempre farti trovare pronto a ogni nuova sfida. Non è facile fare questo lavoro, non basta essere stato un grande calciatore: serve umiltà e tante esperienze”.
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Nel caso del Napoli le prossime priorità saranno le ultime dodici partite di Serie A, dove può ancora succedere di tutto, e il ritorno degli ottavi di Champions contro il Barcellona dopo l’1-1 del San Paolo: “Il quarto posto è complicato, abbiamo davanti l’Atalanta che deve anche giocare il recupero. I risultati contano, ma sono più concentrato sul nostro gioco. Non andremo in vacanza al Camp Nou, arriviamo nelle migliori condizioni e vogliamo giocarcela fino in fondo”, spiega Gattuso.
Infine il tecnico del Napoli, applaudito da tanti colleghi e tifosi avversari, ha rivelato il suo modello: “Per me Lippi è stato un punto di riferimento per tante cose: mi piaceva come gestiva le situazioni e nelle difficoltà cerco di imitarlo”. In chiusura rivolge ancora un pensiero alla sorella scomparsa di recente: “E’ stata molto dura, eravamo legati da un rapporto speciale e in questi ultimi mesi ho sofferto tantissimo. Non dimenticherò mai l’abbraccio dei miei genitori, loro sanno veramente cosa si prova a perdere una figlia”.
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