Dibattito aperto in casa della Juventus dopo la sconfitta contro il Napoli in Coppa Italia. Sarri accusato numero uno, ma anche la dirigenza è nel mirino dei tifosi e di Giovanni Cobolli Gigli.
Gli altri nomi nella lista dei colpevoli sono quelli di Nedved e Paratici. I due dirigenti, Sarri, Andrea Agnelli sono gli argomenti dei quali ha parlato in ESCLUSIVA a CalcioToday.it il manager lombardo, presidente della Juventus dal 2006 al 2009.
Per la Juventus è stata una falsa ripartenza. I bianconeri hanno perso la Coppa Italia che si aggiunge alla sconfitta nella Supercoppa italiana…
“Senza dubbio è una ripartenza negativa. La squadra, soprattutto nel primo tempo sviluppa un gioco sarriano, ma non riesce a concludere. Nei secondi tempi cede. Il Napoli ha vinto bene, meritava già prima dei rigori. Buffon ha salvato il risultato”.
Sul banco degli imputati soprattutto Sarri…
“Sì, ma sono colpevoli anche Nedved e Paratici che l’hanno preso. Finora questa scelta non ha ripagato. L’obiettivo era quello di vedere il bel gioco e non c’è. A me come tifoso importa poco, preferisco vedere una squadra vincente. Restano campionato e Champions League. Il presidente Andrea Agnelli ha un grande carisma e deve prendere in mano la situazione. Poi serve un confronto molto chiaro tra giocatori e allenatore, credo che alcuni non siano convinti delle idee tattiche di Sarri. Le esternazioni della sorella di Ronaldo fanno pensare che all’interno della squadra ci sia malcontento. Quindi bisogna trovare un gioco più produttivo. Secondo me un altro problema del tecnico è la comunicazione”.
Molti tifosi vorrebbero l’esonero di Sarri ora. Se Cobolli Gigli fosse ancora presidente cosa farebbe?
“Mandarlo via adesso sarebbe un errore. La storia della Juve dice che non si cambia in corso d’opera. A fine stagione si tireranno le somme. I tifosi sono ipercritici”.
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Juventus, ESCLUSIVO Cobolli Gigli su Nedved, Paratici e scudetto
Quindi nel caso in cui la stagione si chiudesse senza un trofeo oltre a Sarri rischierebbero anche Nedved e Paratici?
“Sì. Nedved per esempio è stato uno dei più grandi giocatori della storia juventina, ma non è detto che sia all’altezza di ricoprire un ruolo dirigenziale così importante. Lo stesso Paratici la scorsa estate aveva messo in vendita Dybala, ora l’argentino resta e chiede 15 milioni l’anno e Fabio lo definisce fondamentale per la Juventus. Non c’è nessuna coerenza in questo”.
Come vede la lotta scudetto?
“Prima dell’interruzione la Lazio andava alla grande, ora bisognerà vedere come riprenderà. La squadra di Simone Inzaghi resta comunque la principale rivale della Juventus. L’Inter dovrà provare a rientrare perché è uscita dalla Champions League e dalla Coppa Italia. I tifosi nerazzurri qualcosa vorranno in questa stagione”.
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