L’allenatore del Barcellona ha espresso la sua richiesta alla UEFA in merito al ritorno dell’ottavo di finale di Champions League contro il Napoli
Quique Setien è impegnato su più fronti. Il Barcellona prepara la sfida della 30ma giornata di Liga contro il Siviglia, ma nella conferenza stampa della vigilia ha parlato anche della Champions League. I blaugrana devono ancora disputare la gara di ritorno degli ottavi di finale contro il Napoli, fresco di festeggiamenti per il successo in Coppa Italia contro la Juventus. All’andata, la squadra di Gattuso fermò i blaugrana sull’1-1 in un San Paolo traboccante di passione e di pubblico, prima che il Covid-19 costringesse a percorrere ben altre strade.
La UEFA ha annunciato che la Champions sarà conclusa con una Final Eight in Portogallo, e che tutte le gare di quarti e di semifinale si giocheranno in partita secca. Tuttavia, non è ancora chiaro dove saranno disputati i match di ritorno degli ottavi che ancora restano in calendario, compresi Barcellona-Napoli e Juventus-Lione (1-0 per i francesi all’andata). Il Napoli dovrebbe giocare al Camp Nou, la Juve nel suo stadio, il 7 e l’8 agosto. Tuttavia, ha spiegato la UEFA, se le sedi non dovessero essere disponibili, anche queste partite sarebbero spostate in Portogallo, a Lisbona, Guimares oppure Oporto.
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Champions League, Setien alla UEFA: “Fateci giocare al Camp Nou”
“Voglio giocare nel mio stadio” ha detto Setien, “anche per non dare un vantaggio ai nostri avversari che hanno giocato in casa l’andata nel loro impianto, pienissimo”. Ci sarebbero due osservazioni: da un lato, il punteggio vede comunque in vantaggio il Barcellona, a cui basta lo 0-0; e poi, se non ci sarà un’apertura alla presenza dei tifosi, giocare senza pubblico non rende poi così diversa l’esperienza a Barcellona, a Lisbona o in qualunque altro stadio. Per cui si potrebbe ipotizzare che Setien si auguri anche un allentamento delle restrizioni in Catalogna per consentire l’afflusso di tifosi al Camp Nou.
Non gli piace, ha detto, l’idea della Final Eight. “Giocare quarti e semifinale con una partita secca è peggio per tutti, non solo per noi. Basta un episodio, un caso fortuito, e rischi di sospendere tutto. “Preferirei si giocasse andata e ritorno, ma la UEFA ha deciso così e dobbiamo adattarci“, ha concluso Setien, che ha accennato anche alla condizione di Arthur, considerato la principale pedina di scambio per arrivare a Lautaro Martinez dell’Inter. “A me interessa che il ragazzo sia coinvolto al 100% nel nostro progetto e su quello che stiamo facendo. Arthur deve pensare solo alle partite che ci restano da giocare, il resto non mi riguarda”.
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