Le immagini e le occasioni salienti della finale di Coppa Italia tra il Napoli di Gattuso e la Juventus di Sarri.
Dopo il dolore, la gioia sportiva. Gennaro Gattuso porta il Napoli alla conquista della Coppa Italia, la sesta della sua storia. Guarda al cielo Gattuso, che aveva perso due anni fa la finale contro la Juventus da allenatore del Milan. La dedica, inevitabile, alla sorella scomparsa da poco. E’ la sua prima coppa da allenatore, è un successo suo per tanti motivi e da parecchi punti di vista. Il Napoli gioca meglio, meriterebbe di conquistare la vittoria anche prima dei rigori. Crea di più, cerca di più la vittoria, ma incontra un Buffon che sembra sfidare ogni legge del tempo. Ma vince ai rigori, con Milik che trasforma il penalty del trionfo.
Il Napoli, molto ben messo in campo, non concede spazi. La partita è bloccata. Non si vedono tiri in porta per venti minuti, fino alla conclusione centrale da fuori di Bentancur. Gli attaccanti bianconeri si muovono poco senza palla, ma sono pronti a sfruttare gli eventuali errori dei difensori del Napoli negli appoggi in verticale in uscita. Sono almeno tre, nei primi 40 minuti, che hanno prodotto le occasioni più nette per la squadra di Sarri.
La più clamorosa chance del primo tempo, però, la crea il Napoli al 24′ con un gran destro su punizione di Insigne che rimbalza sul palo. Un’azione “da Napoli”, la prima in velocità della partita, costringe Buffon a una parata non scontata al 41′. Mertens si muove bene in area e libera Demme, frustrato nella conclusione ravvicinata. Il portiere bianconero corregge in angolo, un minuto dopo, anche il tentativo da fuori di Insigne. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Leggi anche – Juve-Napoli, coreografia virtuale Rai bocciata: i post ironici sui social
Napoli-Juventus: Buffon salva la Juve prima dei rigori
Nella ripresa non cambia il ritmo. Sarri toglie Douglas Costa per Danilo, Gattuso sacrifica Mertens e Callejon per Politano e Milik che manca una buona occasione pochi minuti dopo l’ingresso in campo. Il polacco, punto di riferimento atipico e moderno in area, calcia alto da 11-12 metri.
Sarri, che poco prima aveva visto Dybala impegnare Meret con un velenoso sinistro a giro, manda in campo Bernardeschi, che non aveva inciso contro il Milan, per Pjanic. Di conseguenza sposta Bentancur nel ruolo di regista, un’evoluzione su cui il tecnico toscano sta lavorando.
Ma è il Napoli a sfiorare il gol della vittoria. Al minuto 91, da calcio d’angolo, Buffon prima neutralizza il colpo di testa di Maksimovic, poi devia sul palo il tap-in di Elmas da un metro. E si va ai rigori, per la settima volta in una finale di Coppa Italia. Non è mai successo al Napoli, la Juve invece ha perso l’unica finale decisa dal dischetto contro il Milan nel 1973.
Sbaglia subito Dybala, che tira a mezza altezza un po’ come in finale di Supercoppa quattro anni fa contro il Milan. Fa ancora peggio Danilo, che calcia altissimo. Segnano Insigne e Politano, il Napoli va 2-0 dopo i due rigori. Le trasformazioni di Bonucci e Maksimovic non cambiano la sostanza, ma avvicinano il Napoli alla coppa. Poi, sono lacrime d’orgoglio e liberazione, d’emozione e passione per Gattuso condottiero abbracciato da squadra e presidente.
PER GLI HIGHLIGHTS DI NAPOLI-JUVENTUS – CLICCA QUI
Leggi anche – Sergio Sylvestre stecca sull’Inno d’Italia, social impietosi – Video