Rashford convince Boris Johnson: ‘Sì’ ai pasti gratis anche d’estate

Marcus Rashford convince il governo britannico a prolungare il programma di distribuzione di buoni pasto gratuiti anche durante il periodo estivo 

Rashford convince Boris Johnson: ‘Sì’ ai pasti gratis anche d'estate (Getty Images)
Rashford convince Boris Johnson: ‘Sì’ ai pasti gratis anche d’estate (Getty Images)

Alla fine ha vinto Marcus Rashford. Nei giorni scorsi la giovane stella del Manchester United aveva scritto una lettera aperta al governo britannico con la quale chiedeva di prolungare il programma dei buoni pasto scolastici anche durante il periodo estivo. Una richiesta nata dal timore che, a seguito della chiusura delle scuole, 1,3 milioni di bambini potesse rimanere senza cibo. Dopo il rigetto iniziale, oggi, il primo ministro Boris Johnson è tornato sui suoi passi, autorizzando la distribuzione dei buoni pasto gratuiti anche per il periodo estivo.

Rashford, pasti gratuiti anche d’estate: c’è il sì del governo britannico

Rashford, pasti gratuiti anche d’estate: c’è il sì del governo britannico (Getty Images)

Una notizia, questa, che Marcus Rashford ha appreso con entusiasmo. “Non so cosa dire. Guardate cosa possiamo fare quando ci riuniamo, questa è l’Inghilterra nel 2020”, ha commentato sui social l’attaccante dello United. Durante il lockdown, Rashford è stato uno dei giocatori più attivi sul fronte solidarietà. Il 22enne, per esempio, ha lanciato una raccolta fondi finalizzata alla distribuzione di circa 3 milioni di pasti caldi a bambini appartenenti a famiglie che versano in condizioni economiche non brillanti.

Nonostante la lodevole iniziativa del giovane giocatore dello United, in un primo momento, il governo britannico aveva rigettato la sua proposta, annunciando che, in alternativa ai buoni pasto, sarebbero stati stanziati dei fondi che le autorità locali avrebbero dovuto destinare alle famiglie in difficoltà. Tuttavia, dinanzi alle forti pressioni di Rashford, alla fine, il primo ministro inglese ha ceduto, dando il via libera all’estensione della misura.

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