La Lega di Serie A e Figc al lavoro per la riapertura parziale degli stadi, ma l’ultimo decreto rimanda tutto a luglio. I club pensano all’ingresso di vip e aree hospitality. Intanto, il ministro dello sport Spadafora minaccia di tenere fuori gli ultras
Il calcio italiano è ripreso: mercoledì si giocherà la finale di Coppa Italia (primo trofeo europeo post Covid) e per la Serie A mancano una manciata di giorni. Venerdì via ai recuperi della 25esima giornata. Centrato il primo obiettivo, adesso si guarda avanti: l’obiettivo di Lega e Federazione è di riaprire gli stadi, seppur parzialmente, nel prossimo mese di luglio. Al momento il protocollo sanitario non lo contempla nemmeno in teoria, ma non si esclude che possano arrivare deroghe se nel corso di questo mese la situazione contagi dovesse migliorare ancora.
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Serie A, l’idea di Spadafora è limitare gli accessi negli stadi
E soprattutto si monitoreranno le gare di campionato: senza nuovi positivi ed episodi allarmanti, si potrebbe davvero consentire una parziale apertura degli impianti. Capienza ridotta, ma che consentirebbe – comunque – ai tifosi di tornare negli stadi. Ci sono i migliori intenti, e anche la disponibilità del ministro dello sport Vincenzo Spadafora, che – però – vorrebbe tenere fuori gli ultras dagli stadi. Questioni di sicurezza, a quanto si legge sul Corriere dello Sport, perché i tifosi organizzati sono difficili da gestire e non garantirebbero le distanze di sicurezza.
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