Luka Modric ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha svelato dei retroscena sul mancato trasferimento al Milan. Il centrocampista del Real Madrid si è poi concentrato sulla Serie A, esaltando le doti di alcuni giocatori.
Il centrocampista del Real Madrid, nonché vincitore del Pallone d’Oro del 2018, Luka Modric, ha concesso un’intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha affrontato temi riguardanti passato, presente e futuro della sua carriera e del calcio. La stella dei Blancos ha subito svelato alcuni retroscena sul suo mancato trasferimento al Milan: “Quando ero piccolo il mio idolo era Boban e mio padre comprò una tutta dei rossoneri per regalarmela. Immaginavo di diventare un calciatore del Milan, ma è andata in maniera diversa”.
Le difficoltà dei rossoneri nelle ultime stagioni hanno generato estrema malinconia nel giocatore del Real, come dichiarato alla “Rosea”: “Sono davvero dispiaciuto. Il vero Milan manca all’Italia e all’Europa”. Modric si è poi concentrato sulla Serie A, rivelando la sua intenzione passata di giocare proprio nel campionato italiano: “Se non fossero andate bene le cose a Madrid, avrei sicuramente giocato in Italia. Ora penso solo alla mia squadra e credo di poter giocare ancora per un paio di anni ad alti livelli “.
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Modric, non solo Milan: l’elogio a Zaniolo e il rigore in Real-Juventus
Il 34enne finalista del Mondiale in Russia di due anni fa, si è poi concentrato sui talenti attuali che militano nel nostro campionato, rivelando i nomi dei calciatori che preferisce: “Zaniolo è un talento puro. E’ molto interessante anche Sensi e mi piacciono molto Insigne, Gomez e Bennacer. Ovviamente anche Ribery“. Poi ha aggiunto: “Nel resto del mondo apprezzo tantissimo Mbappé che ha tutte le caratteristiche per dominare, ma penso che per il definitivo salto di qualità debba andare in un campionato più competitivo. Anche De Bruyne e Sterling sono giocatori fantastici e Vinicius ha un ottimo potenziale”.
A distanza di oltre due anni da quel Real Madrid-Juventus di Champions League terminato 1-3 per i bianconeri, Modric è tornato a parlare dell’episodio del rigore assegnato alle Merengues al 95′. Il penalty realizzato da Cristiano Ronaldo permise ai Galacticos di accedere alle semifinali, eliminando proprio la “Vecchia Signora”. Il centrocampista ha raccontato la sua versione dei fatti, concludendo l’intervista: “Per me il rigore c’era. Vazquez è stato spinto mentre stava calciando, non aveva senso simulare”. Infine ha dichiarato: “Capisco la protesta, ma un rigore è uguale al 30′ e al 95′. Auguro tutto il bene a Buffon e a Cristiano, manca tanto al Real“.
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