Napoli-Inter, i partenopei approdano in finale di Coppa Italia. Se la vedranno con la Juventus. La semifinale di ritorno è finita 1-1: in gol Eriksen e Mertens, che supera Hamsik fra i marcatori degli azzurri. I momenti più significativi del match del San Paolo.
Dopo Juventus-Milan, tocca a Napoli-Inter. Al San Paolo va in scena la seconda semifinale di Coppa Italia. Di fronte Antonio Conte e Gennaro Gattuso per un posto all’Olimpico di Roma nella finale del prossimo 17 giugno. All’andata i partenopei ebbero la meglio, ma stavolta è diverso: per emozioni, motivazioni e atmosfera. Quasi surreale il clima, senza pubblico, con un pensiero alle vittime della pandemia. Si gioca lo stesso per ritrovare la normalità dopo gli ultimi mesi senza calcio giocato. Ad aprire le danze ci pensa Eriksen che beffa l’estremo difensore del Napoli in apertura del match, pareggia i conti Mertens (che supera Hamsik nella classifica marcatori dei partenopei) nella parte finale del primo tempo. Una prima frazione dinamica, ricca di spunti, ma anche con qualche errore da ambo le parti. Inizialmente meglio l’Inter, poi è venuto fuori il Napoli.
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Il secondo tempo del San Paolo comincia senza cambi da parte di entrambe le compagini, l’Inter nelle prime fasi di seconda frazione amministra il possesso palla. Napoli raccolto, pronto a ripartire in contropiede: si vogliono sfruttare le incursioni di Insigne e Politano. Infatti alla mezz’ora i nerazzurri sembrano accusare il colpo: manovra più lenta e il Napoli prova a inserirsi. I partenopei macinano chilometri e Mertens prende fiducia mostrandosi spesso in attacco, maggior vigore ed entusiasmo nella caccia del pallone. Tuttavia il punteggio non cambia e resta fermo sull’1-1. Eriksen prova ad impensierire Ospina dalla distanza ma senza successo per un’Inter che non riesce a far pressione come nelle prime fasi di gara. Sale la stanchezza da ambo le parti. Anche i partenopei si tutelano: Gattuso fa scaldare, a scanso di equivoci, Fabian Ruiz e Callejon. Il primo subentra ad Elmas, ad uscire è anche Mertens (autore del gol azzurro). Al suo posto Milik. Nell’ultima parte di gara l’Inter ricorre a Sanchez e Moses al posto di Lautaro e Candreva. Dentro anche Biraghi, fuori Young.
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L’inerzia della gara, però, non subisce cambiamenti: il ritmo si abbassa, al netto di qualche fiammata nerazzurra. I più attivi Eriksen e il cileno ex United. Ospina, comunque, risponde adeguatamente ad ogni possibile pericolo: parata determinante all’81esimo. L’istinto lo premia. Poco dopo un tentativo di Lukaku, che spedisce alto di testa. I nerazzurri provano a spingersi in avanti senza successo. I partenopei si mettono in evidenza con Milik e le sue accelerazioni per alleggerire la pressione interista, buona amministrazione di palla. Qualche rischio, ma nessun pericolo concreto per gli uomini di Gattuso. Partenopei qualificati alla finale di Coppa Italia del prossimo mercoledì forti del risultato d’andata. Niente da fare per gli uomini di Conte che hanno provato un forcing finale senza, però, l’esito sperato.
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