Filippo Inzaghi, allenatore del Benevento, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport rivelando di essere arrabbiato con Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, i due fuoriclasse di Juventus e Barcellona.
In attesa di tornare ad allenare il suo Benevento, primo nella classifica di Serie B con 20 punti di distanza dal Crotone , Filippo Inzaghi ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport dove si è in primis concentrato su due dei fuoriclasse del calcio moderno: Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. L’ex attaccante del Milan ha anche affrontato in prima persona CR7 ben 13 anni fa e ha ammesso di non aspettarsi un tale successo.
Alla “Rosea” ha infatti dichiarato: “Non credevo sarebbe diventato un talento così straordinario. Lo uso sempre come esempio nello spogliatoio per il modo in cui si allena”. Inzaghi non nasconde, però, un certo risentimento nei confronti di Ronaldo e Messi, come dichiarato nell’intervista pubblicata stamane dalla Gazzetta: “Sono arrabbiato con tutti e due. A causa loro sembra che nelle coppe io e Raul abbiamo segnato poco…“.
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Inzaghi, non solo Ronaldo e Messi: le dichiarazioni sul Benevento
L’ex centravanti ha messo da parte i suoi “dissapori” per Ronaldo e Messi e si è concentrato sul Benevento, svelando tutte le sensazioni che circolano in questi giorni all’interno della società campana: “C’è grande gioia per il ritorno in campo e speriamo che porti serenità. Il mio desiderio è che la drammatica esperienza che abbiamo vissuto con il Covid-19 ci riporti tutti con i piedi per terra, anche nel calcio. Si devono ridimensionare alcune cifre assurde e rendere il tutto meno anomalo”.
Infine un commento sul percorso fatto dalla sua squadra fino alla sospensione del campionato di Serie B: “L’impegno, la dedizione e la serietà sono il record più grande che abbiamo raggiunto. Sono contento per tutti i tifosi e la società”. Ha poi concluso: “E’ bellissimo vedere che tra A e B di tutti i campionati in Europa, nessuno ha subito meno gol di noi. Siamo davanti a Real Madrid e Liverpool e nemmeno la Juve di Deschamps aveva fatto così tanti punti come noi dopo 28 giornate. Vedremo cosa succederà adesso”.
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