La Serie A sta per ripartire e Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha voluto ribadire la sua posizione in merito alla quarantena in caso di nuova positività
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina è intervenuto all’evento “Maratona Sport, idee per il post Covid-19”, sul sito elevensports.it e ha affrontato alcuni temi relativi alla ripresa della stagione. Per il ritorno in campo spazio alle due semifinali di Coppa Italia il 12 e il 13 giugno, con la finalissima il 17, e poi alla Serie A dal 20 giugno.
A spaventare atleti, addetti ai lavori e tifosi è la quarantena in caso di nuova positività dopo la ripartenza. Un nuovo caso di Coronavirus, infatti, obbligherebbe l’intero gruppo squadra a fermarsi per 14 giorni. Una misura ritenuta eccessiva dallo stesso Gravina, che ha dichiarato: “Chiederemo al Comitato Tecnico Scientifico di allentare alcune restrizioni“.
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Serie A, Gravina sulla quarantena e l’apertura degli stadi
Il presidente della Federcalcio ha poi proseguito sul tema: “Dobbiamo limare ancora alcune piccole regole imposte dal CTS e quando dico piccole uso un eufemismo. Ora godiamoci la ripresa e speriamo che il calcio non sia così sfortunato da riscontrare un nuovo positivo al Covid-19. Un nuovo blocco sarebbe davvero una beffa soprattutto dopo tutte le difficoltà e i momenti di tensione vissuti”.
Gravina ha poi speso alcune parole sulla riapertura degli stadi: “C’è una domanda per poter rientrare nell’ambito del mondo dello spettacolo dove è previsto il pubblico. Chiaramente ora non è possibile pensare ad uno stadio pieno con 60mila persone e non vogliamo accelerare i tempi, ma speriamo che il virus ci permetta di far salire sugli spalti una parte di spettatori. Promuovono l’entusiasmo”.
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