De Rossi e il Boca Juniors, un sodalizio incompiuto. Il centrocampista di Ostia, se avesse potuto, sarebbe rimasto in Argentina a fare l’allenatore degli Xeneizes: la rivelazione di Guillermo Burdisso, fratello di Nicholas, difensore ex Roma.
Certi amori non finiscono e Daniele De Rossi lo sa bene: via da Roma per un rinnovo mancato, strappato dalla Città Eterna con un volo. Direzione Argentina: Boca Juniors. La Bombonera, il calcio sudamericano e ricominciare – un’ultima volta – prima di appendere gli scarpini al chiodo. Anche se un calciatore, in sostanza, non smette mai davvero di esserlo.
De Rossi al Boca Juniors, Burdisso: “Avrebbe voluto allenarlo”
De Rossi, rientrato a Roma per motivi personali dopo aver dato l’addio al calcio alcuni mesi fa, avrebbe voluto rimanere in Argentina (con il Boca) ma sotto un’altra veste. Allenare gli Xeneizes è un sogno rimasto chiuso nel cassetto dei ‘vorrei ma non posso’: il suo è questo. Non è detto che un giorno, chissà quando, non possa accadere davvero. Prima la Roma, però. Lì da allenatore solo se e quando sarà davvero convinto: “Non metterei mai in difficoltà qualcuno a Trigoria”, disse non molto tempo fa.
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A sottolineare la professionalità e l’onestà intellettuale di De Rossi ci ha pensato Giullermo Burdisso, fratello di Nicholas, colui che ha permesso l’approdo del centrocampista di Ostia alla Bombonera, ai microfoni di ‘Soy Fiera’: “De Rossi, se avesse potuto, avrebbe allenato il Boca. Si era ambientato molto bene. È tornato a Roma per motivi personali, ma l’Argentina gli è rimasta nel cuore. Un infortunio ha interrotto il sodalizio – spiega Burdisso – forse alla sua età avrebbe dovuto aspettare ancora un po’ prima di rientrare. L’unico errore di valutazione che ha fatto”, ha concluso il fratello dell’ex difensore giallorosso.
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