Diatriba legale in corso per Marcos Cafù, ex calciatore di Serie A, messe all’asta sue cinque proprietà per via di un prestito non estinto con la sua società di gestione calciatori: la Capi Penta International Football Player.
Qualche guaio economico per Marcos Cafù, ex terzino di Roma e Milan, il tribunale di San Paolo in Brasile, infatti, gli ha messo all’asta cinque immobili di proprietà. Il motivo sembrerebbe essere un prestito non restituito da parte della società di gestione calciatori Capi Penta International Football Player (gestita dall’ex giallorosso e sua moglie Regina de Morais) pari a 5 milioni di Reais, poco meno di un milione di euro.
Cafù, diatriba legale in corso per l’ex calciatore: cosa è successo al brasiliano
L’ex calciatore, che sta cercando di barcamenarsi in questa delicata e spinosa situazione, ha lasciato tutto in mano ai suoi legali che intenderebbero appellarsi al fatto che sarebbe impossibile mettere all’asta cinque immobili quando c’è già una proprietà posta in essere come garanzia che potrebbe estinguere, eventualmente, il debito.
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Chiesta, dunque, la consulenza di un nuovo perito, in attesa del 30 giugno quando i beni dovrebbero finire definitivamente in mano ai battitori: “Quest’ultima decisione è affrettata – spiegano i legali – va ritrattata perchè Cafù a garanzia della sua situazione ha posto già una sua proprietà. Nello specifico un terreno a Mairininque, dunque non è consentito mettere all’asta altri quattro immobili”, ribadiscono. La diatriba legale, quindi, è ancora in corso e chissà quando potrà vedere la parola fine. La messa all’asta delle cinque proprietà del calciatore era stata autorizzata lo scorso 27 maggio dal giudice Bruno Paes Straforin.
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