L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, fissa gli obiettivi dei nerazzurri e spera ancora nel tricolore: “C’è anche la Coppa Italia, ma forse la vediamo un po’ più lontana. Daremo il massimo per il campionato”
Reduce dal consiglio federale di ieri a Roma, l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha fatto il punto alla Gazzetta dello Sport sulle ambizioni dei nerazzurri a pochi giorni dalla ripresa della stagione. Si parte sabato con la Coppa Italia e poi arriverà il campionato, col recupero della 25esima giornata contro la Sampdoria. “Nel sistema calcio purtroppo non c’è equilibrio. Le regole vanno date dai protagonisti, la Lega garantisce il 90% del fatturato del calcio, parliamo di un gettito di un miliardo circa. Eppure non c’è autonomia”. Il dirigente spiega la posizione dell’Inter nelle difficili trattative: “Avevamo rispetto per una situazione drammatica e in evoluzione. Il nostro obiettivo era ed è garantire la massima sicurezza di tutti i dipendenti. Diciamo che l’Inter più che ha “voluto riprendere”, ha “dovuto riprendere”.
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Ma ora che si riparte è tempo di fissare gli obiettivi: “Intanto ci auguriamo che questa incertezza sulla quarantena non incida troppo, poi ci aspettiamo un accordo con le tv. Servono i loro introiti. L’Inter si preparerà a giocare senza i suoi tifosi, ma dobbiamo cercare di completare questo campionato anche se per noi questo calcio così vale zero. I giocatori ne saranno condizionati”. L’Inter ha tre traguardi aperti: “Con l’arrivo di Conte siamo cresciuti, ora non dobbiamo porci limiti e alzare l’asticella. Stiamo portando avanti la missione di Suning, vogliamo vincere. La Coppa Italia è davanti a noi, forse leggermente più lontano. Il campionato non è deciso: ho visto la squadra carica, come il suo tecnico. In una stagione così anomala, può succedere di tutto. Siamo ambiziosi e pensiamo possano esserci condizioni favorevoli, ma anche infortuni in momenti chiave”.
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