La questione contratti in Serie A tiene banco a poche settimane dalla ripresa del campionato dopo lo stop per la pandemia da COVID-19. Il punto del Presidente di Assoagenti, Daniele Galli, sul tema.
Il campionato si avvia verso la ripresa in programma il prossimo 20 giugno, ma in Serie A a tenere banco è la questione contratti: con lo slittamento della seconda parte di stagione a fine giugno, i contratti andrebbero adeguati. Si è parlato a più riprese di un tacito accordo dei giocatori con i diversi club di riferimento per prolungare – di fatto – il contratto fino a fine campionato. Qualunque sia la data.
Serie A, caos contratti: le perplessità di Assoagenti
Nei fatti, però, la situazione è diversa: i calciatori in scadenza al 30 giugno potrebbero, in sostanza, rifiutarsi di giocare. La stessa cosa vale, eventualmente, anche per il mercato in entrata. Alcune società, infatti, hanno già acquistato degli elementi che da fine giugno possono aggregarsi alla squadra senza scendere in campo per una questione di transfert. La situazione è illustrata, in maniera abbastanza puntuale e stizzita, da parte di Beppe Galli.
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Il Presidente di Assoagenti – ospite a Radio Punto Nuovo – entra nel dettaglio della vicenda: “La Federazione non si è ancora espressa concretamente sul prolungamento dei contratti dei singoli calciatori, teoricamente coloro che sono in scadenza al 30 giugno potrebbero negare la propria disponibilità a giocare. Noi agenti abbiamo fatto diverse richieste sul tema per un incontro con la Federazione ma finora non c’è stato nulla di concreto. Solo parole. Dal punto di vista assicurativo, ciascun giocatore ha una sua polizza personale, quindi si gestisce con il proprio assicuratore. Gli agenti, in merito a questo annoso problema, non sono ancora stati contattati”, ha spiegato Galli in diretta. Persino quando sembra essere tutto tornato alla “normalità”, arriva l’imprevisto con cui doversi fronteggiare. La strada, da qui a fine giugno, parrebbe essere ancora irta di temi lasciati in sospeso.
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