La Serie A, in caso di nuova sospensione, potrebbe utilizzare il dibattuto algoritmo: ecco come cambierebbe l’attuale classifica con questa nuova regola.
La Serie A è pronta a ripartire, ma non è sicura di concludere la stagione. Il campionato infatti sarà strettamente legato alla curva dei contagi e in particolari a possibili casi di positività tra le squadre. Una situazione instabile che obbliga la Federcalcio a scegliere soluzioni alternative, da attuare in caso di nuova e definitiva sospensione.
In questi giorni sta facendo discutere il meccanismo dell’algoritmo, proposto dal presidente Gabriele Gravina senza trovare molti consensi. Una regola matematica che andrebbe a stilare la classifica finale considerando diversi parametri sul “merito sportivo”. Nella riunione di domani il presidente della FIGC spigherà in concreto di cosa si tratta, ma in anteprima Sportitalia ha rivelato come finirebbe in questo momento il campionato se si utilizzasse questo calcolo.
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La Serie A 2019/20 potrebbe essere decisa dall’algoritmo. Il rischio di utilizzare questo calcolo aritmetico accompagnerà la ripresa del campionato, a cui mancano dodici giornate più i recuperi da disputare. In caso di nuovo stop, legato a misure sanitarie, potrebbe entrare in scena questa rivoluzione per decretare la classifica finale. L’innovativo meccanismo, indicato come “Piano C” per finire la stagione, si baserebbe su tre semplici fattori: punti in casa e trasferta, il numero di gare giocate e i gol segnati.
A questo punto una media ponderata di tutte queste condizioni assegnerà i punti alle singole squadre. Per avere un’idea del suo funzionamento Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, ha rivelato in anteprima come cambierebbe la classifica di Serie A, se finisse oggi, con questo metodo.
In sostanza non cambierebbe nulla rispetto alla normale graduatoria, tranne la posizione del Milan che avendo un punto in più rispetto a Hellas Verona e Parma, ma una partita in meno, si ritroverebbe dietro di loro e quindi fuori dall’Europa (al netto della Coppa Italia). Per il resto rimane tutto uguale, ovviamente con coefficienti diversi e molto più alti assegnati alle squadre. La Juventus sarebbe ugualmente in testa ma non vincerebbe lo scudetto perché, utilizzando l’algoritmo, il tricolore non sarebbe assegnato.
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