Il presidente del Milan Paolo Scaroni ha parlato della ripresa della stagione, ma soprattutto della situazione legata al futuro della squadra rossonera. La sua posizione su Rangnick, probabile nuovo responsabile tecnico, ma anche Maldini e Pioli
Il Milan si prepara a “ri”aprire la stagione: assieme a Napoli e Inter (date da definire) per le semifinali di Coppa Italia. I rossoneri sfideranno la Juventus e punteranno subito alla finale per conquistare il primo trofeo della stagione. Una ripartenza “sprint”, che un po’ preoccupa il presidente Paolo Scaroni, che a Radio Uno ha spiegato: “In Lega abbiamo sempre votato all’unanimità per far ripartire il campionato e giocare il prima possibile. Siamo contenti di ripartire e di farlo per bene”.
Ma la Coppa Italia preoccupa il presidente: “Sinceramente speravo si potesse giocare tra un po’ di tempo, e non subito. Sarebbe stato preferibile avere una ripartenza più “dolce” – prosegue Scaroni – perché due partite adrenaliniche in pochi giorni e dopo tre mesi è un rischio. E’ un grande stress per i giocatori. Però il ministro dello sport ha voluto ricominciare dalla Coppa Italia per trasmettere le partite in chiaro. Europa League? Vorrei arrivarci vincendo il trofeo”.
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Il presidente del Milan si sofferma anche sul futuro del suo club: “Il Milan viene da un periodo lunghissimo di crisi. Il nostro amministratore delegato ha lavorato per ridurre il costo dei giocatori, che era arrivato a cifre impensabili. Vogliamo proseguire con calciatori giovani, proseguendo con questo sforzo. Guardiamo al fair play finanziario, perché vorremmo evitare altre “legnate”. Abbiamo obiettivi a medio-lungo termine – prosegue il dirigente – ma non possiamo immaginare la ripresa rapidissima di questa società. E’ utopico”.
Infine Scaroni parla del futuro del suo Milan: “Il primo pensiero è evitare di avere bilanci in rosso. Occorrerà tempo e un lingo lavoro. Dobbiamo contenere i costi e aumentare i ricavi: se non lo facciamo è difficile arrivare ai giocatori che vogliamo avere. Ecco perché pensiamo al nuovo stadio, per il quale sono ottimista dopo le parole di Sala. Va bene il “Meazza” ma ci serve uno stadio nuovo adatto ai tempi. I nostri azionistri stranieri investono 1.2 miliardi e confermano con i fatti il loro impegno”. Infine si arriva all’aspetto tecnico, l’argomento più chiacchierato degli ultimi mesi: “Non so se nel Milan ci sarà un manager tedesco (riferimento a Rangnick, ndr) noi abbiamo fiducia in Pioli. Sta facendo bene ed è un serio professionista. Le scelte – conclude il presidente – le fa Gazidis e non so nemmeno quando parla con potenziali candidati. Lascio a lui queste decisioni. Ad oggi abbiamo fiducia in Maldini e Pioli”.
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