Claudio Lotito non accetta l’invito delle Iene e con un comunicato sul sito della Lazio annuncia una battaglia legale per le accuse ricevute sul caso Zarate.
Sul sito ufficiale della Lazio è apparso un comunicato ufficiale firmato da Claudio Lotito. Il contenuto del messaggio riguarda il caso sollevato dalle Iene sul presunto pagamento in nero di alcuni giocatori, tra cui Zarate. Un’accusa pesante a cui il presidente biancoceleste, nonostante l’invito del programma di “Italia Uno”, non ha voluto rispondere davanti alle telecamere. Nella puntata di domani andrà in onda il servizio completo, ma senza la difesa del diretto interessato.
Quest’ultimo infatti, dopo aver visionato in anteprima il filmato, ha preferito non metterci la faccia e annunciare direttamente una battaglia legale. Nessuna replica diretta, il confronto sarà rimandato in tribunale come si legge dalla nota. Lotito non vuole apparire in televisione per dare ulteriore risonanza al caso, ma ha tutta l’intenzione di fare causa alle Iene.
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Lazio, il comunicato di Lotito contro le Iene: la sua difesa
Claudio Lotito ha dato appuntamento al programma “Le Iene” nelle aule di tribunale. L’inchiesta sul caso Zarate, svolta da Filippo Roma e Marco Occhipinti, potrebbe diventare un contenzioso legale. Questo è l’intento del presidente della Lazio che, il giorno prima della messa in onda del servizio (rimandato dal 26 maggio a domani, 2 giugno), ha chiarito la sua posizione con duro comunicato. Non risponderà ai microfoni di Italia Uno, ma parlerà soltanto “nelle competenti sedi penali e civili”.
Nel frattempo il patron biancoceleste ha dichiarato infondati e inattendibili i contenuti del servizio, in parte già diffusi sui social network (cosa che invece nega la trasmissione in un successivo comunicato). Un botta e risposta che anticipa l’intervista completa all’ex agente di Zarate, Luis Ruzzi, che avrebbe denunciato violazioni fiscali nei pagamenti dell’ingaggio dell’attaccante argentino. I fatti risalgono al 2008 e alle stagioni successive, fino a quando il giocatore non lasciò la capitale per altri conflitti legati con la società.
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