Il Liverpool rende omaggio a George Floyd. Tutta la squadra si inginocchia ad Anfield Road durante la sessione d’allenamento. Reds contro il razzismo e le disuguaglianze, sull’onda di Black Lives Matter.
I recenti accadimenti di Minneapolis e la successiva, inevitabile e brutale, morte di George Floyd sono ancora sotto gli occhi di tutti. Chiunque si sta ribellando, chi civilmente e chi con la forza, agli episodi deprecabili andati in scena di recente: torna lo spauracchio del razzismo. Allora in USA le comunità afroamericane si fanno sentire, il movimento Black Lives Matter – nato nel 2013 – sta facendo il possibile per essere presente in un momento delicato come questo.
Liverpool, omaggio a George Floyd: tutti in ginocchio durante l’allenamento
Si susseguono, inoltre, le iniziative volte ad omaggiare il compianto George Floyd: dall’Italia alla Germania, passando per l’Inghilterra. Una ferma condanna unanime alle modalità tutt’altro che urbane messe in mostra dalla polizia americana: la stretta sul collo di Floyd ha fatto emergere scelleratezze taciute per troppo tempo che riportano a periodi che credevamo aver superato o addirittura rimosso.
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Anche il Liverpool, dopo il gesto di ieri da parte di Marcus Thuram, ha voluto schierarsi con un’iniziativa particolare: tutti in ginocchio ad Anfield Road, al centro del campo, inquadrati dalla telecamera più alta dell’impianto. Il gesto, che rispecchia l’operato delle associazioni e dei movimenti contro il razzismo delle comunità afroamericane, è diventato virale: un esempio, una mano tesa e ferma contro la brutalità. Da condannare sempre. Se possibile, persino con simili prese di posizione. Soprattutto quando a guardarti, direttamente, non c’è nessuno. L’impianto del Liverpool, infatti, è a porte chiuse. Le coscienze, per fortuna, restano aperte.
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