Rai Sport, il Cdr sul piede di guerra: “Se volete chiudere, ditecelo”

Il cdr di Rai Sport ha diramato un comunicato che esprime un concreto disappunto per le condizioni che l’azienda riserverebbe alla testata sportiva. Le ragioni di giornalisti e redattori nel dettaglio.

Rai Sport, Cdr a muso duro contro l'azienda (Getty Images)
Rai Sport, Cdr a muso duro contro l’azienda (Getty Images)

Rai Sport sul piede di guerra. I sindacati e il Comitato di redazione della sede di Milano fanno la voce grossa sottolineando come la testata sportiva ormai sia poco – quasi per nulla – considerata dall’azienda. La goccia che ha fatto traboccare il vaso portando il Cdr a stilare un comunicato stizzito è stato – nella fattispecie – l’evento che Mamma Rai ha in programma per il 2 giugno: una serata (che sarà trasmessa in diretta sulla rete ammiraglia) dal titolo “Non mollare mai. Storie tricolori” in cui i rappresentanti dello sport italiano raccontano le loro imprese e trionfi per raccogliere fondi in favore della Croce Rossa Italiana.

Rai Sport, il Cdr insorge: “Diteci quale sarà il nostro destino”

Rai Sport, duro comunicato del Cdr (Getty Images)
Rai Sport, duro comunicato del Cdr (Getty Images)

Rai Sport, non si sa come a giudicare dal disappunto della redazione che si sta muovendo anche in ambito sindacale, è stata tagliata fuori: “Se intendono chiudere Rai Sport – si legge nel comunicato – lo dicano apertamente. Le belle parole non bastano più, contano i fatti. In un progetto come quello per il 2 giugno la testata sportiva dell’azienda non è stata coinvolta. Inoltre nella bagarre per i diritti televisivi, direttore non pervenuto. Mai un appunto, un’alzata di testa: si vuole lasciare tutto in mano alle tivù private? Lo dicano senza mezzi termini”.

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La diatriba da parte del Cdr è appena cominciata. Ormai non si scherza più, la Rai dovrà dare una risposta in tempi relativamente brevi: l’evento del 2 giugno è stato – e resta – il pretesto per scoperchiare il vaso di Pandora. Tante le cose non dette, da ambo le parti, a quanto pare. Bisogna capire se si tratta di semplici frizioni o di esigenze dovute, magari, ad una riorganizzazione di contenuti e personale da parte di Viale Mazzini.

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