Gabriele Gravina ha parlato dell’imminente ritorno della Serie A, chiedendo cautela e non risparmiando un attacco dopo settimane complicate. Infine un annuncio in caso di nuova sospensione
La Serie A è pronta a ripartire e anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina ha voluto commentare l’imminente ritorno in un’intervista a Sky Sport. Dopo giorni difficili ricchi di dubbi, il calcio in Italia potrà riprendere per la gioia di molti tifosi, giocatori e presidenti.
L’emergenza coronavirus nel nostro Paese, però, non si è ancora arrestata e per tale ragione il presidente Gravina ha chiesto cautela in vista del ritorno in campo: “Il calcio ne esce sicuramente più forte e abbiamo ottenuto un grande risultato dando un messaggio importante al nostro Paese. Dobbiamo, però, ripartire vigili perchè i rischi sono ancora molto alti ed è necessario essere bravi a governarli, anche con un po’ di fortuna”.
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Gabriele Gravina non ha risparmiato delle dure critiche per quanto accaduto nelle scorse settimane: “Ho convissuto con troppo cialtronismo e anche mecenatismo”, ha detto il presidente della FIGC a Sky Sport. Poi ha proseguito: “Ho sempre agito con determinazione, tenendo bene in mente che l’obiettivo era tutelare la salute di tutti”.
La paura di non riuscire a ripartire è stata evidente, come sottolineato da Gravina nell’intervista: “La preoccupazione era fortissima. Abbiamo dovuto andare oltre ai filosofi dell’ovvio e a coloro che sostenevano di poter fare tutto. Siamo in una fase meno complessa ma resta un momento delicato, quello della programmazione”.
Sulle date per il prossimo campionato ha aggiunto: “Se la stagione 2020-21 sarà in grado di ripartire il 12 settembre, dovremmo essere in grado di chiudere nei tempi previsti per dare spazio alla Nazionale. Potremmo intensificare alcune date come la sosta in inverno. Speriamo di non utilizzare format diversi”.
Gabriele Gravina ha proseguito: “Spero che il calcio non abbia portato a contrasti di natura politica perchè sarebbe gravissimo, soprattutto per questo sport in Italia”. Infine si è concentrato sull’ipotesi playoff e playout e ha dichiarato: “E’ il nostro piano B strutturale che lo prevede, in caso di impossibilità a completare il campionato, così da avere un verdetto sportivo sul campo.
Il presidente della FIGC ha concluso spiegando il piano che verrà attuato nel caso in cui la Serie A dovesse essere sospesa definitivamente: “Dovremo ricorrere ad un algoritmo, lo proporremo al Consiglio Federale del prossimo 8 giugno. Si terrà conto di numerosi fattori legati a risultati ed elementi oggettivi. Nel caso verrà presa in considerazione una classifica congelata e si procederà con un calcolo che simuli la fine del campionato dal suo stop alla conclusione definitiva”.
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