Messi-Cristiano Ronaldo, il dualismo che connota il calcio moderno. Nessuno sfugge alla domanda su chi sia il migliore, nemmeno Gary Lineker
L’eterno dubbio su chi sia migliore tra Messi e Cristiano Ronaldo attira tutti. Da ultimo Gary Lineker, ex attaccante della Nazionale inglese, da tempo presentatore di Match of the Day, il programma con le sintesi della Premier League sulla BBC.
Messi-Cristiano Ronaldo creano le fazioni, gli aficionados, come guelfi e ghibellini. L’argentino ha vinto, come noto, un Pallone d’Oro in più del portoghese. Negli ultimi tempi, entrambi sono stati accostati all’Inter Miami di David Beckham, pronto a una concentrazione di stelle paragonabile solo agli ultimi Cosmos con Beckenbauer e Pelé.
“I tifosi tendono a dividersi e scontrarsi su tutto, anche su Messi e Cristiano Ronaldo” ha detto Lineker, “e spesso la scelta dipende dalla squadra che si sostiene.. Chi tifa Barcellona dice che Messi è migliore, chi tifa per il Real Madrid o la Juve parteggia per Cristiano Ronaldo”.
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Messi-Cristiano Ronaldo, l’opinione di Lineker
Lineker si dice grande tifoso del portoghese ma, aggiunge, “se parliamo di chi sia il migliore di sempre allora non ci dovrebbero essere dubbi. E’ Messi, non dovremmo nemmeno discutere secondo me. La mia opinione è che non c’è partita“.
La classica difesa dei sostenitori del portoghese, che accusano Messi di essersi fatto valere solo nel Barcellona mentre CR7 è risultato decisivo in quattro squadre di quattro campionati diversi, non regge secondo Lineker.
“Messi ha giocato per anni insieme a tanti grandi campioni. Sono cambiati i compagni, ma i suoi numeri sono rimasti eccezionali. Ha continuato sempre a smentire chi lo criticava” ha detto. Il suo contributo non è sceso di livello nemmeno nelle ultime due edizioni, ha aggiunto, quando la squadra non si è espressa all’altezza della sua storia. Simpatico anche il gioco di parole che Lineker ha usato per definire il Barcellona senza Messi: “a mess” (un “casino”). Quando basta una vocale in meno a svelare un concetto.
La fedeltà a una stessa squadra, è merce sempre più rara nel calcio moderno. Inoltre, aggiunge, “se Messi lasciasse il Barcellona lo accuserebbero di essere sleale: insomma, non può vincere. Ma in fondo, perché dovrebbe desiderare di lasciare il Barcellona? Non c’è modo di migliorare la sua situazione attuale. Non troverebbe niente di meglio”.
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