La Serie A riparte e ha scelto anche la data: ma sul campionato che riprende incombe il problema dei diritti tv, con Sky che si rifiuta di pagare la terza trance nonostante la ripartenza del torneo. Si rischia uno scenario di grande tensione con le società, e non senza conseguenze inaspettate
Il campionato di Serie A riparte il 20 giugno, ma sullo sfondo infuria la guerra tra Sky e la Lega di Serie A. Nonostante ci sia l’ok al completamento del campionato, l’emittente satellitare non vuole versare ai club l’ultimo pagamento delle rate dei diritti tv. Un’opposizione ferma, che rischia di portare a conseguenze pesanti. Diretta gol in chiaro, Sky e IMG, passando per Dazn. Le questioni legate ai diritti televisivi sono tutte intrecciate, e sicuramente mettono in pericolo la ripresa del campionato, o quantomeno possono condizionarla seriamente.
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Serie A, se Sky non paga si rischia un clamoroso scenario
L’ultima quota che Sky deve versare alle società del massimo campionato ammonta a 130 milioni milioni di euro. Altri 103, invece, devono arrivare dagli altri licenziatari, Dazn e IMG. La Lega di Serie A si aspetta il saldo e sono partite fatture e diffide: senza i soldi pattuiti potrebbero esserci scenari estremi e inediti. Secondo Repubblica, c’è la seria possibilità che la Lega potrebbe arrivare a negare all’emittente satellitare di trasmettere le partite delle ultime 5 giornate. Una prospettiva clamorosa, visto che si giocherebbe negli stadi a porte chiuse, e senza la possibilità di vedere la partita in televisione. Resterebbero solo quelli di Dazn, che ha comprato i diritti per tre partite ad ogni turno di campionato: ma anche questo assetto potrebbe finire in discussione.
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