Zlatan Ibrahimovic è tornato in Svezia dopo l’infortunio al polpaccio e la “Gazzetta dello Sport” ha evidenziato alcune incongruenze nel suo comportamento
Zlatan Ibrahimovic godrebbe di una totale libertà nel Milan. La Gazzetta dello Sport ha definito, senza mezzi termini, l’attaccante come “l’uomo più libero nel mondo del calcio“, giustificando questa definizione con un excursus sul comportamento di Ibra durante il lockdown seguito alla sospensione del campionato lo scorso marzo.
In effetti, Ibra ha trascorso una quarantena in tutto diversa da quella dei suoi colleghi. Allenamenti a Stoccolma con i giocatori dell’Hammarby su un vero campo da calcio e partitella amichevole con tanto di gol all’attivo. Zlatan non è stato costretto a mesi di “reclusione” in casa lontano dal pallone e con la paura che hanno vissuto alcuni suoi compagni di squadra del Milan in Lombardia.
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Ibrahimovic, i “privilegi” dell’attaccante
Dopo l’infortunio al polpaccio, riscontrato durante la partitella in allenamento con il Milan, Zlatan ha deciso di tornare nuovamente in Svezia dove potrà passare alcuni giorni insieme alla famiglia. Un’ennesima concessione che avrebbe fatto storcere il naso ad alcuni addetti ai lavori e bollinata dalla Gazzetta.
Ibra è atteso in Italia tra una settimana. Possibile che quando tornerà a Milano, i protocolli che dovrà rispettare, poichè proveniente dall’estero, saranno meno rigidi rispetto a quelli attuati ancora in questi giorni. Una trasferta, quella svedese, interpretata dalla Gazzetta come una possibile nuova scappatoia del centravanti per dribblare alcune imposizioni del Coronavirus. Si attendono intanto ulteriori novità, in attesa di conoscere il futuro dello svedese nella prossima stagione.
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