Kylian Mbappé si racconta al “Daily Mirror”. Il francese rivela i suoi idoli e le sue ambizioni future infarcite da qualche considerazione sulla pandemia, al Pallone d’Oro – almeno a quello – per ora non pensa troppo.
Tecnica, abilità, condizione atletica e tanta voglia di fare. Kylian Mbappè sembrerebbe avere il mondo ai suoi piedi. Calcisticamente parlando, forse, è così: un giovane che a 21 anni ha già vinto parecchio, rimanendo il più ambito, senza mai sentirsi arrivato. Sono arrivati, invece, da tutta Europa (e non solo) per cercare di strapparlo al PSG senza successo. Lui ha sempre rispedito al mittente qualunque offerta e tentazione, almeno finora.
Il Real Madrid resta alla porta e il francese vacilla: i Galacticos fanno gola a tutti, figuriamoci ad un 21enne che, per quanto possa essere alieno sul campo, rimane un ragazzo pieno di sogni e ambizioni. E quella camiseta blanca ha regalato notti insonni a più di qualcuno, anche con qualche anno in più rispetto a quello che oggi – a detta dello stesso fuoriclasse brasiliano – sembrerebbe essere l’erede di Pelè.
Mbappè tra sogno e ambizione: “Voglio scrivere un capitolo nella storia del calcio”
Forte di questo paragone, cede alle lusinghe – tra gli altri – del “Daily Mirror” a cui si racconta partendo da quest’ultimo periodo di quarantena fino ad arrivare ai suoi idoli. Non c’è solo Cristiano Ronaldo nella lista dei suoi beniamini: “Il primo è stato Zidane, per quello che è riuscito a fare con la Nazionale. Poi c’è Cristiano Ronaldo, continua a vincere pur avendo già vinto moltissimo. Tutti e due hanno lasciato un segno nella storia del calcio. Voglio provare a farlo anch’io. Vincere la Champions League con il PSG sarebbe fantastico. Sogno anche di vincere il Pallone d’Oro, ma non mi sono posto limiti di tempo. Metterò sempre il club e la Nazionale davanti a tutto”, ha detto.
Leggi anche – Mbappè svalutato: il Coronavirus cambia il valore dei top player
In conclusione, su sé stesso ammette: “Voglio sempre migliorare, ho dei compagni di squadra piuttosto esperti. Quotidianamente cerco di imparare qualcosa di nuovo da loro. Giocare senza pubblico, per me, sarà strano. I tifosi sono il motore del calcio, ma prima di tutto viene la sicurezza: quando saremo al sicuro tornerà il calcio così come lo conosciamo abitualmente”, ha concluso. Il ragazzo sembra avere le idee chiare, la pandemia – almeno a lui – sembra aver portato consiglio. Le soddisfazioni, invece, continuerà a togliersele in campo perchè sul rettangolo verde – piuttosto che fra le righe dei tabloid – sa ancora come stupire: Mbappé alle copertine preferisce le reti, e per ora va bene così.
Leggi anche – Mbappè l’agente rivela: “Questa la squadra dove vuole giocare”