Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha frenato gli entusiasmi a proposito della ripresa del campionato di Serie A.
Serie A, Malagò frena sulla ripresa: i timori del presidente del CONI
La Serie A conta di ripartire il prossimo 13 o 20 giugno. Di questo si discuterà nel vertice del 28 maggio tra il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e i vertici di Federcalcio e Lega, Gravina e Dal Pino. “Non è detto, non è scontato che tutto vada bene” ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a Che tempo che fa, da Fabio Fazio. Malagò ha parlato di una partita ancora aperta. Per questo, ha sottolineato, “servirebbe anche un piano B”. Non si esclude, peraltro, che in caso di necessità o di nuovo stop al campionato si arrivi ad assegnare lo scudetto, i posti nelle coppe e a determinare le retrocessioni attraverso playoff e playout.
Malagò si dichiara “dalla parte del calcio giocato” e applaude alla decisione della FIGC che ha mandato “il protocollo per le competizioni con 24 ore di anticipo“. Tuttavia, il presidente del CONI ha indicato che la data del 13 giugno, o del 20, si potrà rispettare solo se “la curva epidemiologica lo consentirà“.
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Malagò, Spadafora e il modello tedesco
Inoltre, Malagò fa notare la complessità dello scenario che riguarda il rapporto tra le società e i calciatori, e i tanti aspetti ancora da sistemare per ridurre le zone grigie che si profilano all’orizzonte.
A questo proposito, Malagò ha colto il riferimento del ministro Spadafora, che ha suggerito di ripetere l’esperimento tedesco e offrire una “Diretta gol” in chiaro. Il presidente del CONI ha precisato che il modello della Bundesliga ha previsto soprattutto un accordo con i broadcaster e con i calciatori, mentre in Serie A le domande sono sempre molto superiori alle risposte. “E’ giusto prendere la Bundesliga come modello di riferimento, visto che hanno ripreso a giocare. Ma non puoi prendere solo un pezzo, e isolarlo in maniera chirurgica. Devi farlo per intero“.
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