Juve Stabia nel caos. Si dimettono il presidente Langella, che attacca l’ex socio Manniello, e l’amministratore unico D’Elia.
La Juve Stabia è in pieno caos. Lo scontro con il socio Franco Manniello ha portato Andrea Langella a dare le dimissioni. Lascia il club anche Vincenzo D’Elia, vicepresidente con il ruolo anche di amministratore unico.
Langella se ne va sbattendo la porta e con un attacco diretto, durissimo, a Manniello. In un lungo e articolato comunicato, dichiara di aver deciso di abbandonare, come altri soci prima di lui, perché stanco delle “menzogne e (delle) prevaricazioni di questo signore“.
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Juve Stabia, il comunicato di Langella
Gli rinfaccia di essersi rifiutato di rifinanziare le casse della società, e allo stesso tempo difende il proprio operato. Sottolinea che, al contrario dell’ormai ex socio, ha immesso risorse non indifferenti per permettere al club di fronteggiare i debiti pregressi, risultati di una gestione precedente che definisce “dissennata”.
Langella confessa a tifosi il suo rimpianto. Avrebbe voluto trasformare la Juve Stabia in una società modello, spiega, e con questo obiettivo aveva indicato come amministratore unico D’Elia. Ha provato a modernizzare le strutture e il processo decisionale del club ma, deve ammettere, il percorso è diventato un incubo per le sempre più forti divergenze con Manniello. Andare avanti, conclude, “non ha più senso“. In ogni caso, promette che garantirà a sue spese “la gestione sanitaria e organizzativa fino alla nomina del nuovo amministratore unico e del nuovo presidente“.
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