Dazn, senza Serie A è crisi: il piano per contenere le perdite

Non solo Sky: anche la più “piccola” Dazn sta pagando in modo salato la crisi del calcio. Con la Serie A ferma ormai da mesi c’è stato un crollo verticale di abbonamenti, con i clienti che hanno approfittato per disdire i loro contratti

Serie A ferma, Dazn rischia la chiusura. Abbonati preoccupati
Serie A ferma, Dazn rischia la chiusura. Abbonati preoccupati (Getty images)

La crisi del calcio, fermo in Italia dal 9 marzo scorso, ha messo in ginocchio (anche) i colossi della televisione a pagamento. Sky e Dazn, in particolare, senza più partite da trasmettere stanno subendo una fortissima crisi. Per Dazn ci sarebbe il rischio di una crisi senza ritorno, visto il crollo verticale degli abbonamenti. Essendo la struttura basata su rinnovamenti mese dopo mesi, la stragrande maggioranza dei clienti (percentuali che sfiorano la totalità) ha giustamente previsto di non rinnovare i loro abbonamenti, lasciando l’azienda allo sbaraglio. L’indiscrezione arriva da Bloomberg: Dazn si starebbe muovendo affannosamente sul mercato per trovare una soluzione. Dazn e la sua controllante Blavatnik smentiscono le difficoltà, ma la situazione sarebbe molto diversa.

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Dazn alla ricerca di fondi per 500 milioni per evitare la chiusura

Dazn alla ricerca di fondi per 500 milioni per evitare la chiusura
Alla ricerca di fondi per 500 milioni per evitare la chiusura (Getty Images)

L’emittente è allar ricerca di risorse economiche per fronteggiare la crisi. Si starebbe valutando la messa in vendita delle azioni del gruppo. Dazn è una delle controllate della Holding Access Industries. Due anni fa il 10% delle azioni furono vendute ai giapponesi di Dentus, agenzia pubblicitaria, per ben 300 milioni. Ma oggi, secondo gli analisti, questa valutazione è fantascienza. Intanto Dazn si è impegnata ad acquisire diritti sportivi nel mondo per 3.7 miliardi di sterline. Nel 2014 Access Industries ha acquistato la Perform Group, holding alla quale fanno capo diverse società del mondo dello sport, legate alle statistiche (come Opta) e al betting. Due anni fa il gruppo è stato battezzato Dazn. L’obiettivo è ora recuperare in qualche modo 500 milioni di dollari dagli investitori, oppure cercare nuove partnership. Ciò che traspare è che il futuro dell’emittente è in pericolo.

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