Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ribadisce che in un modo o nell’altro il campionato di Serie A sarà portato a termine. Poi “bacchetta” i calciatori e le loro minacce di sciopero
E’ un Gabriele Gravina molto determinato: il presidente della FIGC prosegue la sua lotta per far ripartire il campionato di Serie A ad ogni costo. Una ripresa che sembra più vicina, anche se mancano le date e la certezza assoluta che il campionato si potrà terminare. In più, non è ancora chiara la formula, e soprattutto se ci sarà il tempo di completare le 13 giornate (di cui una “mezza” di recuperi) che mancano al termine del campionato.
“La Lega di Serie A ha fissato la data al 13 giugno – ha spiegato Gravina in un’intervista a Repubblica – e il 28 maggio sapremo dal ministro dello sport se questa data sarà confermata, o se ne arriverà un’altra”. Un problema che incombe, come se non bastasse, riguarda il ventilato sciopero da parte dei calciatori: “Sarebbe paradossale. Il paese sta cercando di ripartire e i calciatori che vogliono scioperare per gli stipendi. Da parte della FIGC non c’è mai stata un’autorizzazione ai club a non pagare gli stipendi”.
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Gravina tire le orecchie all’AIC: “I calciatori mandano minacce: prima chiedono aiuti pubblici e poi minacciano di non voler giocare. Che significa? Non devono avere più aiuti degli altri. Devono andare in campo”. Il presidente Gravina spiega l’idea di playoff e playout, che sono un “piano B” per far terminare i campionati: “Se le condizioni sanitarie lo permetteranno faremo finire il campionato regolarmente. Altrimenti procederemo con playoff e playout che coinvolgano tutti i club divisi in fasce. Tutti avrebbero la possibilità di giocare, e nessuno potrà tirarsi indietro”.
Gravina conferma le retrocessioni: “In ogni caso ci saranno le retrocessioni, qualsiasi cosa succeda. Così come le promozioni. Non ci saranno furbetti che chiederanno di fermare tutto per non retrocedere”. E infine il presidente della FIGC fa chiarezza su come potrà essere la prossima stagione: “Il 1 settembre è fissato l’inizio della prossima stagione sportiva, non è la data del prossimo campionato. Valuteremo poi che format usare. Potremmo pensare a una formula con un torneo più leggero riguardo a impegni ma anche più avvincente”. In sostanza il discorso playoff resta un’ipotesi anche per la prossima stagione.
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