Serie A, caos su contratti e prestiti: il nodo del 30 giugno

La Serie A potrebbe ripartire il mese prossimo, ma è vivo il dibattito su contratti e prestiti con il nodo delle scadenze del 30 giugno da risolvere. 

Serie A, nodo su contratti e prestiti (Getty Images)
Serie A, nodo su contratti e prestiti (Getty Images)

Il campionato di Serie A potrebbe riprendere entro il mese prossimo e nel Consiglio Federale, svolto nella giornata di ieri, è stata stabilita la chiusura dei campionati entro il 20 agosto. Dal 1° settembre avrà inizio una nuova stagione, ma sono ancora numerosi i dubbi relativi ai contratti dei giocatori.

Molti calciatori in tutta Europa vedranno il proprio contratto scadere il prossimo 30 giugno, e tanti altri dovrebbero rientrare dal prestito per quella stessa data. Un nodo importante da sciogliere, dato che il campionato potrebbe ripartire solamente il 20 giugno e che la prossima sessione di calciomercato è prevista per settembre.

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Serie A, caos contratti: cosa potrebbe accadere

Serie A, nodo 30 giugno: cosa potrebbe accadere (Getty Images)
Serie A, nodo 30 giugno: cosa potrebbe accadere (Getty Images)

Da Callejon a Smalling e Ibrahimovic, passando per Kulusevski e Petagna, sono diversi i calciatori del nostro campionato che il 30 giugno prossimo si ritroveranno senza squadra o in un nuovo club. La FIFA ha consigliato di prolungare il contratto almeno fino alla fine della stagione, ma bisogna che le parti trovino prima un accordo.

E’ inoltre plausibile che le società, che hanno già acquistato un calciatore, decidano di chiamarlo in squadra per evitare che possa infortunarsi. Non è da escludere, ad esempio, che il Napoli scelga di portare Petagna in rosa subito, per evitare che con la SPAL possa andare incontro a rischi.

Non è tutto, nel caso in cui un club richiamasse un giocatore dal prestito, quest’ultimo avrebbe diritto allo stipendio, ma dovrebbe rimanere lontano dal campo fino al 1° settembre, data di inizio della nuova stagione. Lo stesso succederà ai calciatori che decideranno di non rinnovare il proprio contratto con la squadra d’appartenenza, diventando ufficialmente svincolati per almeno 2 mesi. La questione è seria e anche l’ECA interverrà nelle prossime settimane per stabilire un accordo con la FIFA sulle regole ufficiali da stabilire.

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