La prima giornata di Bundesliga ha registrato una sola vittoria in casa. Uno studio su The Conversation analizza come cambia il fattore campo se si gioca a porte chiuse
Giocare senza tifosi ha un impatto sul fattore campo. Il calcio in uno stadio pieno, con l’atmosfera scaldata dal “dodicesimo uomo” che sostengono la squadra di casa, e in uno stadio vuoto hanno andamenti ed esiti diversi. Lo dimostra uno studio pubblicato su “The conversation” che analizza l’evoluzione dei risultati delle partite a porte chiuse giocate nel dopoguerra nei cinque principali campionati europei.
Lo studio ne ha individuate 191, in gran parte disputate dopo il 2002. E ha dimostrato come in queste occasioni il fattore campo si azzera. In media, la squadra di casa ottiene il 46% di vittorie a fronte del 26% del club ospite, nelle partite a porte aperte. Senza tifosi, le percentuali si avvicinano e la distanza si annulla: 36% di successi per la squadra di casa, 34% per quella in trasferta.
Quanto visto nella prima giornata di Bundesliga, dunque, è in sintonia con quanto evidenziato dagli autori della ricerca, che individuano alcuni possibili fattori per spiegare la diversità si prestazioni. Intanto, scrivono, la squadra di casa segna meno gol. Poi individuano una riduzione dei cartellini gialli per gli ospiti nelle sfide a porte chiuse. C’è anche una leggera sproporzione nel tempo di recupero concesso, ma gli autori non la ritengono statisticamente rilevante.
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Fattore campo in Bundesliga: i dati della prima giornata
La prima giornata della Bundesliga post lockdown ha visto una sola vittoria casalinga su nove partite: solo alla sesta giornata ce n’erano state meno. Julien Wolff su Die Welt ha scritto che le squadre in trasferta hanno segnato in media 1,63 gol lo scorso weekend, rispetto alla media stagionale di 1,5. Alfredo Relaño, decano del giornalismo sportivo, su Diario AS invita a non trarre conclusioni affrettate sulle sole nove partite di Bundesliga. Anche se, come ha scritto Paolo Tomaselli sul Corriere della sera, sono crollati anche i tentativi di dribbling, scesi da 38,5 a 29 di media. Inalterata invece la distanza percorsa dalle squadre.
Le cinque sostituzioni hanno offerto un vantaggio. Complessivamente, ne sono state utilizzate 79 sulle 90 disponibili. L’effetto del calcio a porte chiuse in Germania, considerata anche la condizione imperfetta delle squadre, è una riduzione dei ritmi. Un calcio meno emozionante, ma con più tempo per il pallone. il tempo di gioco effettivo, infatti, è aumentato di oltre due minuti.
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