Chiellini torna sul famoso morso di Suarez dopo Italia-Uruguay del 2014. Il difensore non sembra portare rancore nei confronti dell’attaccante uruguaiano. Anzi, potrebbe – in qualche maniera – giustificarlo.
“Io Giorgio”, l’autobiografia ufficiale di Giorgio Chiellini rischia di diventare un libro discusso e controverso almeno quanto “Il Codice Da Vinci”. Lui non è Brown, ma comunque riesce a far discutere poche settimane dopo l’uscita in libreria: prima le dichiarazioni, messe nero su bianco, contro Mario Balotelli. Poi la questione con Felipe Melo, vecchie ruggini ancora vive. Almeno da parte del difensore, il centrocampista non si è risparmiato nella risposta al collega.
Chiellini torna sul morso subìto da Suarez: “Ammiro la sua malizia”
Fra cose non dette e insulti celati, il nuovo libro di Chiellini sta dividendo non solo l’opinione pubblica: l’ultimo stralcio, una vera chicca, ci riporta a Italia-Uruguay del 2014. Un Mondiale tutt’altro che fortunato per l’Italia, costretta ad uscire già nella fase a gironi della competizione: “memorabile” il morso di Suarez al difensore bianconero. La stampa estera, in particolar modo quella inglese, titolò così quel momento: “Eataly!”. Una crasi ironica per sottolineare la crisi dell’Italia e la scorrettezza del centravanti uruguaiano.
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Tuttavia, Chiellini non porta rancore, anzi: “Non ha dovuto nemmeno chiedermi scusa, è un suo modo di affrontare gli avversari. Le malizie nel calcio esistono e dobbiamo essere pronti a farci i conti, l’ho sempre ammirato. Siamo molto simili come carattere e atteggiamento in campo. Anche io sono un figlio di putt…”, riporta la biografia letteraria. Un’altra parte controversa nella vita di un campione che ha regalato grandi emozioni e altrettante controversie. Bisogna, talvolta, saper leggere – è il caso di dirlo – fra le righe.
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