Parallelamente ai campionati nazionali, anche la Champions League si prepara ad organizzare la ripartenza. I tempi sono stretti perché c’è la priorità ai tornei locali, e per questo si immagina anche una final eight
La Uefa ha dato mano libera alle leghe nazionali per dare priorità alla conclusione dei campionati nazionali. Anche la scadenza del 3 agosto, inizialmente imposta dal presidente Aleksander Ceferin, è stata accantonata. Ogni nazione avrà tutto il tempo per far finire i rispettivi campionati, ma al termine bisognerà fare i conti con le coppe europee. Champions League ed Europa League attendono anch’esse di essere portate a termine. Anche per questa situazione si valuta più di uno scenario. Secondo La Gazzetta dello Sport il primo prevede il normale completamento della Champions League: si partirebbe il 7 e 8 agosto con il ritorno degli ottavi di finale (ci sono Juventus-Lione e Barcellona-Napoli), e quindi avanti fino alla finale, giocando in settimana e nei week end (i campionato locali dovrebbero essere ormai terminati).
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Champions League: quattro progetti per terminare la coppa
La prima alternativa, invece, prevede i quarti e forse le semifinali in gare secche, riducendo le partite dalle 17 previste alle 13 (o 11) e mantenendo l’eliminazione diretta fino alla finale. E poi ci sono le soluzioni più innovative: la prima prevede una fase finale in sede unica, da completarsi in una decina di giorni. Si trattarebbe di una final four dopo i quarti, con le quattro qualificate che si ritroverebbero a Instanbul per le semifinali e le finali. Oppure l’altra idea è di estendere l’ultima fase a una final eight: recuperare gli ottavi mancanti, e con le otto promosse fare un mini torneo (sempre a Istanbul) dove si giocherebbe ogni 72 ore. Qualcosa di simile al Mondiale per Club.
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