Premier League incerta sulla ripartenza. I club sembrano compatti sulla volontà di concludere il campionato ma qualche giocatore pare spaventato. Jurgen Klopp è intervenuto nuovamente sulla questione
Premier League, obiettivo ripartenza a metà giugno. Questo l’auspicio della FA e della gran parte dei club del campionato anche se non mancano criticità sul ritorno in campo. L’ultima, in ordine di tempo, è arrivata dall’attaccante del Watford, Deeney, il quale ha dichiarato che non riprenderà gli allenamenti per paura di contagiarsi e mettere così a repentaglio la salute del figlio di appena 5 mesi.
Tra i club favorevoli alla ripresa c’è ovviamente il Liverpool. Ai Reds mancano pochi punti alla conquista aritmetica del titolo atteso dagli anni ’90. Una vittoria messa in discussione solo dal Coronavirus e strameritata sul campo, indipendentemente dalla conclusione del campionato. Jurgen Klopp, tecnico dei Reds, è intervenuto nuovamente sulla ripresa della Premier. Solo il titolo nazionale manca all’allenatore tedesco per completare un filotto memorabile con il Liverpool. Nonostante ciò, Klopp resta prudente e realista.
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Klopp e il “realismo” sulla ripresa della Premier
Un’eventuale sospensione della Premier non sarebbe accolta come un dramma dall’allenatore del Liverpool che, in un intervento televisivo, dice la sua con grande franchezza. “Ci sono cose decisamente nella vita – spiega Klopp – rispetto a non diventare campioni. Molte persone hanno grossi problemi e tante sono morte.”
Mai banale Klopp nelle sue dichiarazioni. Nel corso dell’intervista, l’allenatore ha tuttavia precisato che il calcio può ripartire in sicurezza. Il motivo, per lui, è semplice: “I nostri centri sportivi sono i luoghi più sicuri. Nessuno si può infettare al loro interno”. E se lo dice Klopp ..
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