Il presidente dell’Udinese Giampaolo Pozzo accusa: “Allenamenti in Serie A, c’è chi ha fatto il furbo giocando con il pallone. Ho tutte le prove”. Sono molte le polemiche per chi ha violato le indicazioni sulle sedute di lavoro individuali, nelle quali è consentito solo il lavoro atletico
Si è arrabbiato il presidente dell’Udinese Giampaolo Pozzo: il tema è ancora una volta quello degli allenamenti, nodo cruciale per il problema della ripartenza in Serie A. Secondo il patron bianconero – intervenuto a Radio Rai – c’è chi in Serie A ha fatto il furbo. Il riferimento è, probabilmente, alle partitelle giocate dalla Lazio mentre erano previste soltanto sedute di allenamenti individuali. “Ho le prove di chi ha fatto il furbo. Il protocollo così come era in origine – ha spiegato Pozzo – non era attuabile. Ora vedremo cosa cambieranno. Non si può applicare la quarantena obbligatoria, e bisogna tenere presente che servirebbe tutto giugno per allenarsi bene: in modo ricominciare a fine mese. Serve un accordo”.
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Allenamenti Serie A, Pozzo: “Il campionato deve iniziare a fine giugno”
Il presidente dell’Udinese poi chiarisce: “Noi vogliamo giocare, ma il problema dei medici va risolto. Non possiamo andare avanti senza chiarire la responsabilità penale dei medici. Io da azionista dell’Udinese non poso risolvere una questione del genere. Tornare a giocare il 13 giugno è un insulto all’intelligenza. Per due mesi di inattività ne servono altrettanti di preparazione. E poi che allenamenti sono senza partitelle e contrasti? Serve una soluzione logica e opportuna. Tutti parlano della Germania, dove giocheranno una partita a settimana, noi ne dovremo fare almeno due. L’ideale sarebbe partire a fine giugno. Diritti tv? Ne possiamo parlare e trovare sicuramente una soluzione”.
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