Ancora una diretta Facebook per il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che stavolta rivela come diversi calciatori lo chiamano per dirsi preoccupati sulla ripresa della Serie A
Dopo le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla Fase 2 e il ritorno alla libertà a partire da domani, anche il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora interviene per fare il punto sul mondo dello sport. Conte ha spiegato che da domani riprenderanno gli allenamenti collettivi per gli sport di squadra, quindi anche per le squadre di Serie A. Durante la conferenza stampa il Premier ha – però – precisato che non ci sono ancora le gararanzie necessarie per la ripresa del campionato. Bisognerà aspettare. Un punto che anche Spadafora ha voluto chiarire, e lo ha fatto tramite una diretta Facebook: “Vorrei invitare tutti a evitare di dire che stiamo facendo caos – ha spiegato il ministro – perché ci stiamo muovendo con prudenza. Vogliamo evitare di far ripartire tutto e poi fermarci e sospendere nuovamente”.
Ti potrebbe interessare anche – Serie A, Spadafora apre alla ripresa: “Quarantena si può cambiare”
Spadafora: “La Serie A non deve solo ripartire, ma anche concludersi”
Un ministro piuttosto infastidito per le consuete polemiche che circondano il mondo del calcio: “Vorrei invitare tutti a fare un po’ meno i fenomeni. Da fuori è facile, tutti sono scienziati, calciatori e arbitri. Mi dicono che non sono uno sportivo, ma non è una cosa vincolante. Bisogna ascoltare chi ne sa più di noi e assumersi le responsabilità. Il mondo del calcio ci ha chiesto di prenderci questa responsabilità, non decideranno loro in autonomia. Ci sono posizioni diverse anche nel mondo del calcio: ricevo molti messaggi di calciatori che si dicono preoccupati per la ripresa”. Spadafora parla anche della data del 13 giugno per ricominciare il campionato: “Stiamo lavorando per far proseguire il campionato una volta ripartita. L’obiettivo è che si concluda, e non solo che riparta. La nostra prudenza è stata male interpretata. Speriamo che da lunedì possano ripartire gli allenamenti: il Governo ha dato il via libera, ora dipende dalle società”.
Leggi anche – Liga, ripresa a rischio. Governo spagnolo chiede proroga lockdown