Ralf Rangnick sarà il perno del nuovo Milan, ma potrebbe non sedere in panchina. Diversi i nomi papabili per il posto di allenatore. Al tedesco, nello specifico, verrebbe affidata l’area tecnica.
Sarà un Milan diverso quello del prossimo futuro, il nome di punta è sempre lo stesso: Ralf Rangnick, il tedesco è il perno su cui rifondare ambizioni e priorità dei rossoneri. Ci sarebbe stato, nei giorni scorsi, persino un vertice con Elliott. C’è voglia di riscatto dalle parti di Milanello, ma gli obiettivi si fissano solo dopo aver pensato all’organizzazione.
Milan, a Rangnick l’area tecnica, i nomi per la panchina
Per questo motivo il tedesco potrebbe non ricoprire il ruolo di allenatore: l’idea è quella di intraprendere un lavoro di cooperazione, in cui Rangnick faccia da raccordo con le varie figure di riferimento. Compreso l’allenatore. Come un grande direttore d’orchestra che detti i tempi per costruire e comporre una nuova armonia sulla sponda rossonera di Milano. L’area tecnica, dunque, sarebbe terreno fertile per l’ex Hoffenheim.
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In panchina potrebbe sedersi, invece, un suo uomo di fiducia: le candidature, secondo Tuttosport, ricadrebbero su due nomi principali. In primis Julian Nagelsmann, 33enne attualmente alla guida del Lipsia, e Marco Rose allenatore del Borussia Mönchengladbach che Rangnick conosce bene. L’obiettivo primario, al di là degli interpreti, è riportare il Milan ad alti livelli nel calcio mondiale: serve, quindi, una sferzata anche nelle gerarchie e nei ruoli al fine di creare un unico grande “cuore pulsante” (Rangnick) che garantisca affidabilità e competenza a cui afferiscono diverse arterie. Tutte perfettamente funzionanti.
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