Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in serata ha annunciato la data della ripresa degli allenamenti e ha spiegato anche cosa manca per il ritorno in campo
“Il 18 maggio riprenderanno gli allenamenti degli sport di squadra, quindi anche gli allenamenti del calcio”. Questo l’annuncio del premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa. Il presidente del Consiglio ha poi proseguito spiegando quali sono, al momento, le criticità che impediscono di dare certezze sulla ripresa del campionato: “È un tema che riceve tante sollecitazioni, Spadafora sta seguendo con molta attenzione il mondo dello sport, è molto responsabile. Bisogna capire quando si potrà ricominciare lo sport in sicurezza, non solo il calcio. Per azzardare un data bisogna avere qualche garanzia in più, cosa che al momento non abbiamo”.
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Serie A, il protocollo fa discutere: le criticità
Le società chiedono certezze, mentre il premier Conte garanzie. Sta di fatto che, ad oggi, non ci sono ancora date certe per la possibile ripresa del massimo campionato italiano. Giorni fa, la Lega Calcio ha suggerito il 13 giugno. Tuttavia, fin quando non verrà trovato un accordo sulle modifiche da apportare al protocollo sanitario, ogni opzione lascerà il tempo che trova. Quando, mercoledì scorso, il ministro Spadafora ha annunciato che il presidente Gravina aveva accolto le osservazioni del Cts, la ripresa sembrava più vicina. Dopo poche ore, però, le società sono insorte, criticando duramente diversi passaggi del protocollo sanitario. A non convincere i club sarebbero almeno tre punti: la quarantena obbligatoria per tutta la squadra, la responsabilità dei medici in caso di nuovi contagi e le modalità richieste per garantire un ritiro sicuro.
Ieri sera, nonostante lo stupore, il ministro Spadafora ha aperto al dialogo: “Oggi si rendono conto che per autoisolarsi non hanno i centri adatti. Se non sono in grado di farlo ne prendiamo atto. Se la Figc ritiene che non ci siano le condizioni per l’autoisolamento di tutta la squadra, va bene, ce lo dicano, purché rispettino poi le regole che rispettano gli altri sport”. Trovare una soluzione prima di lunedì, però, sarà difficile. Per il momento, dunque, i club potrebbero decidere di proseguire con gli allenamenti individuali.
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