In attesa di sapere se il campionato ripartirà, il bilancio dell’Inter finora è negativo. Per Conte il rischio di fallimento è concreto
A questo punto del campionato la squadra nerazzurra è quasi fuori dalla lotta scudetto e in Champions League è uscita dopo un girone alla sua portata. Nel caso si ripartisse, per evitare il segno meno sulla stagione, Conte deve portare a casa una tra Coppa Italia ed Europa League.
Quando l’Inter ha ingaggiato Conte, la prima reazione della Curva nerazzurra è stata di assoluto dissenso verso l’ex simbolo bianconero, prima da giocatore, poi da allenatore. Con il passare del tempo, però, anche i tifosi più accesi hanno cominciato ad apprezzare il “nemico storico”. La squadra di Suning è stata anche prima in campionato e parte della critica l’aveva eletta unica rivale della Juventus per il successo finale. Qualcuno è andato oltre, immaginando che la storia si ripetesse, vale a dire titolo al primo colpo per il tecnico pugliese, com’è avvenuto con la Vecchia Signora e alla guida del Chelsea.
Al momento dell’interruzione del campionato causa Coronavirus, la classifica dice che l’Inter è terza, staccata di 9 punti dalla vetta juventina, di 8 dalla Lazio, ma con una gara in meno, quella non disputata contro la Sampdoria. L’ultima istantanea prima dello stop è la sconfitta proprio contro la squadra di Sarri con cui forse si sono spente le speranze scudetto. Al termine della sfida dello Stadium, lo stesso Conte ha riconosciuto la netta superiorità degli avversari, sulla scia di quanto detto dopo il ko dell’andata, forse mettendo le mani avanti. Restando sul fonte dei trofei nazionali, resta da giocare la semifinale di ritorno di Coppa Italia a Napoli, ma i partenopei partono con il vantaggio di 1 a 0 dopo il blitz di San Siro.
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Inter, il fallimento di Conte in Champions, la speranza Europa League e l’incognita Eriksen
Il girone di Champions League era alla portata dell’Inter, ma alla fine ha chiuso al terzo posto con soli 7 punti. Imperdonabili il pari interno contro lo Slavia Praga, la doppia rimonta subita a Dortmund e il ko con il Barcellona, presentatosi a Milano imbottita di giovani. Conte ha dimostrato ancora una volta lo scarso feeling con le competizioni continentali. Ora resta la coppa meno prestigiosa, l’Europa League, con l’ottavo di finale da giocare contro gli spagnoli del Getafe, squadra quarta nella Liga Spagnola.
Il tecnico leccese non è riuscito ad ottimizzare mercato invernale, spesso invocato durante la stagione. In particolare l’allenatore dell’Inter ha difficoltà a collocare Eriksen, pezzo più pregiato. Per il danese Marotta ha giocato d’anticipo rispetto alla Juventus che sperava di prenderlo a giugno. L’ex Tottenham ha indubbie qualità tecniche, ma si esprime al meglio come trequartista, ruolo non contemplato nell’intoccabile 3-5-2 dell’ex ct. Conte è poco incline a modificare il suo modulo, ma probabilmente dovrà farlo. Anche per smentire chi lo ha bollato come integralista tattico.
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