Serie A, ipotesi playoff non ancora tramontata. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, spiega perché questa soluzione è ancora percorribile
Il protocollo sanitario non convince. Il documento, così come modificato dalla Figc, dopo le indicazioni ricevute dal Cts, avrebbe suscitato più di qualche perplessità. A non convincere sono soprattutto quattro punti: la quarantena obbligatoria per tutta la squadra nel caso dovessero emergere nuove positività, le difficoltà logistiche in vista della ripresa del campionato, la responsabilità dei medici e, infine, il ritiro obbligato. Diversi club del massimo campionato italiano sono stati chiari: qualora il protocollo non venisse modificato, non andranno in ritiro.
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Gravina: “Ipotesi playoff non ancora tramontata”
Venute a conoscenza di queste criticità, Lega Calcio e Figc si sono subito mobilitate per cercare di correre ai ripari. In mattinata, i due organi hanno tenuto un importante incontro con Maurizio Casasco (presidente della Fmsi) e Gianni Nanni (rappresentante dei medici della serie A). Un incontro dal quale, come confermato dallo stesso presidente della Federcalcio, sono emerse diverse difficoltà oggettive.
Qualora non si riuscisse a trovare una soluzione che metta tutti d’accordo, la ripresa del campionato potrebbe slittare. Nei giorni scorsi la Lega di Serie A, con voto favorevole di 15 club, ha indicato il 13 giugno come possibile data per il ritorno in campo. Perché ciò sia possibile, però, club, Cts e Figc dovranno trovare al più presto un accordo sul protocollo sanitario. Il tempo a disposizione è davvero poco, qualora ci dovesse essere un altro blocco, la stagione potrebbe essere definitivamente compromessa.
Per questo motivo, Gravina starebbe studiano un piano B: i playoff. “L’ipotesi playoff non è accantonata, dobbiamo essere pronti a qualunque evento”, ha detto il presidente della Figc durante un’intervista alla Rai. Il presidente della federcalcio ha poi aggiunto: “Ad oggi esiste la possibilità, attraverso la programmazione deliberata dalla Lega Serie A, fissando la data di partenza nel 13 giugno, di un calendario molto denso di appuntamenti ed impegni”. Infine, Gravina, ha concluso: “Dobbiamo però essere pronti e metteremo sul piatto della bilancia anche il ricorso ad una modalità diversa per la chiusura del campionato”.
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