Il 14 maggio di venti anni fa la Lazio conquistò il secondo scudetto della sua storia. Staccata di un solo punto, oggi la squadra biancoceleste pare la sola rivale della Juventus per il titolo
Il titolo 1999/2000 si decise all’ultima giornata dopo l’interminabile gara tra Perugia e Juventus, disputata sotto il diluvio. Uno dei giocatori della squadra di Eriksson era Attilio Lombardo, campione d’Italia anche con Sampdoria e Juventus. In ESCLUSIVA a CalcioToday.it, l’assistente di Mancini in Nazionale racconta le sue emozioni, parla della corsa scudetto, di Sarri e di Sampdoria
Venti anni fa lei fu tra i protagonisti dello scudetto biancoceleste. Quali emozioni ha provato?
“Penso sia stata una giornata indimenticabile per tutti. Con un po’ di patema d’animo, ma alla fine quando tutto è esploso è stata una grande liberazione e soddisfazione. Abbiamo vinto meritatamente quel titolo. Trionfo a parte, una cosa che mi è rimasta impressa di quel campionato la trasferta di Bologna con un tifo pazzesco dei tantissimi tifosi biancocelesti al seguito. Ho ancora i brividi”.
Qualcuno sostiene che Perugia-Juventus sarebbe stata da annullare, sminuendo di fatto il successo della Lazio…
“I nostri meriti sono andati oltre la gara di Perugia e lo abbiamo dimostrato sul campo. E’ stato un campionato sofferto, ma vinto giustamente”.
La squadra di Eriksson era fortissima. Molti dicono che non sia paragonabile a quella di oggi. Concorda?
“Sì. Non c’è paragone tra la nostra squadra e quella attuale. Eravamo talmente forti che avremmo potuto e probabilmente dovuto vincere di più rispetto ai trofei conquistati, comunque non pochi. Oltre allo scudetto, conquistammo 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, l’ultima Coppa delle Coppe e una Supercoppa Uefa. La somiglianza con quella di Simone Inzaghi la vedo a livello di coesione del gruppo”.
A proposito d’Inzaghi. Qualcuno lo paragona ad Eriksson…
“Concordo per quanto riguarda la gestione del gruppo. Simone ha costruito un ottimo rapporto con i giocatori. Sicuramente sotto questo profilo è stato importante essere stato un giocatore di Eriksson, ha imparato da lui”.
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La Lega Calcio ha indicato il 13 giugno come data ipotetica per la ripartenza del campionato. Chi vede favorita per lo scudetto?
“Si riparte alla pari, la sosta ha annullato tutto. Ci sono molte componenti, per esempio la condizione atletica, i possibili infortuni. Anche l’Inter è ancora in corsa. E’ come un mini campionato”.
Lei ha vinto tanto anche nel biennio juventino. Sarri lo vede inserito pienamente nel mondo bianconero?
“Sì. Anche quando arrivò Allegri non c’era molto feeling. Credo non sia facile cambiare totalmente. Sarri sta facendo un ottimo lavoro”.
Il suo primo amore si chiama Sampdoria, uno storico scudetto e una Coppa delle Coppe. Ogni tanto si parla di vendita del club. Si salverà la squadra di Ranieri?
“Sulla vendita sono cose societarie di cui non so nulla. Credo che la Sampdoria abbia tutte le carte in regola per salvarsi, ha una rosa superiore alle rivali”.
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