I tifosi della curva Nord del Brescia hanno esposto uno striscione di protesta contro la ripresa della Serie A.
Il Brescia è tornato in campo per gli allenamenti. Dopo oltre due mesi di assenza forzata i calciatori sono rientrati al centro sportivo di Torbole Casaglia per la prima seduta individuale. Tutti i componenti della rosa hanno effettuato i test sierologici per potersi allenare. Solo una parte dei calciatori, però, hanno effettuato la prima sessione insieme al vice allenatore Michele Fini e al preparatore atletico Francesco Bertini.
Si sono allenati in otto: Alfonso, Papetti, Mangraviti, Semprini, Skrabb, Bjarnason, Gastaldello e Prandini. Il Brescia continuerà con sessioni ristrette, non più di otto calciatori alla volta come prevede il protocollo, in attesa che arrivino i tamponi. Poi da lunedì 18 torneranno anche gli allenamenti collettivi.
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Brescia, la protesta dei tifosi
I tifosi del Brescia, però, non sono d’accordo con la ripresa del campionato. I rappresentanti dei gruppi organizzati della Curva Nord ha espresso chiaramente la propria contrarietà in uno striscione esposto all’esterno dello stadio Rigamonti. “Ma quale ripartenza, per noi non c’e’ partita – scrivono gli ultras -. Brescia vuole rispetto per chi ha perso la vita!“.
I sostenitori del club, dunque, si aggiungono alla schiera di tifosi che hanno firmato una dichiarazione congiunta per lo stop ai campionati. Una posizione in cui si rispecchiano gli ultras e i supporter di 150 squadre di tutta Europa.
Peraltro, non è la prima volta che i tifosi del Brescia si sono schierati contro la ripresa della Serie A, per rispetto alle vittime del coronavirus in Lombardia, la regione più colpita dalla pandemia. Un mese fa, infatti, in una lettera avevano rivelato che comunque non sarebbero tornati sugli spalti in caso di ripresa del campionato. Ma il problema non si porrà, visto che si giocherà a porte chiuse comunque.
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