Serie A, la Lega Calcio ha individuato la data per la ripresa del campionato
Mentre il ministro per lo Sport e le Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora, continua a predicare prudenza, la Lega di Serie A, riunitasi oggi in assemblea straordinaria, sta già valutando la data per la possibile ripresa del campionato. Due le proposte presenti sul tavolo di discussione: il 13 e il 20 giugno. Come si legge nel comunicato emesso dall’associazione, le società hanno votato in massa per la prima opzione (il 13 giugno).
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Serie A, i dubbi sulla possibile ripresa
La Lega di Serie A, dunque, ha indicato il 13 giungo come data per la possibile ripresa del campionato. Un primo passo verso una ripartenza che, al momento, non sembrerebbe affatto scontata. Nell’intervento di questa mattina al Senato, infatti, parlando della riapertura della Serie A, il ministro Spadafora è stato chiaro: “Il governo non si farà condizionare, nessuna pressione”. I dubbi legati al ritorno in campo sembrerebbero ancora molti, basti osservare le modifiche apportate al protocollo sanitario dal Cts.
Nei giorni scorsi il comitato tecnico scientifico ha dato il via libera per la ripresa degli allenamenti di gruppo, a patto che venissero applicate le modifiche suggerite. Modifiche che non hanno mancato di suscitare qualche perplessità. La misura che ha creato maggiori discussioni è stata quella inerente alla gestione delle nuove positività. Il Cts, infatti, ha disposto che, oltre al giocatore contagiato, anche i suoi compagni e i membri dello staff dovranno rispettare 14 giorni di isolamento. Una misura, questa, che qualora venisse confermata anche nel protocollo che verrà stilato per la ripresa del campionato, potrebbe generare non poche problematiche.
Spadafora: “La Figc ha accolto le osservazioni del Cts”
Il Ministro per lo Sport e le Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora, durante l’informativa alla Camera ha reso noto che il presidente della Figc, Gabriele Gravina, gli ha comunicato di aver accolto le modifiche al protocollo avanzate dal comitato tecnico scientifico. A partire dal 18 maggio, dunque, le squadre potranno tornare ad allenarsi in gruppo. Rimane da capire, ora, cosa ne sarà del campionato. Se, come sembra, il Governo deciderà di estendere la misura attualmente in vigore per gli allenamenti (quarantena per tutta la squadra in caso di nuova positività), anche al protocollo che verrà varato per la ripresa del campionato, potrebbero aprirsi degli scenari inaspettati. Ricordiamo, infatti, che ci sono delle scadenze da rispettare. La deadline imposta dalla UEFA è il 3 agosto. Allora la domanda è: qualora una società si trovasse costretta a rimanere due settimane in isolamento, il campionato sarebbe compromesso?
Sulla questione, Spadafora ha detto: “Se riprenderà, come tutti auspichiamo, sarà grazie al fatto che ci saremmo arrivati mettendo tutto e tutti in sicurezza, e non con la fretta irresponsabile o strumentale di chicchesia. Del resto la forte richiesta di ripresa del campionato era del tutto in netto contrasto con una situazione emergenziale”.
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