Serie A, nel DL Rilancio la norma per stoppare il campionato: di cosa si tratta

Serie A sempre in bilico. Il Comitato Tecnico scientifico autorizza la ripresa degli allenamenti collettivi ma nel Decreto Rilancio spunta una norma “salvagente” per Lega e FIGC

Serie A, possibile sospensione
Serie A, la norma in aiuto allo stop dei campionati

Il futuro della Serie A resta sempre in bilico. L’apertura del Comitato Tecnico Scientifico agli allenamenti di gruppo che lasciava intravedere un barlume di ottimismo all’orizzonte è stato poi ridimensionata, nella serata di lunedì, dal parere dello stesso CTS che impone la quarantena di 15 giorni a tutti i membri di un club in caso di un nuovo contagiato al Covid-19.

Una fattispecie quest’ultima che, di fatto, porterebbe a una nuova sospensione del campionato che, con le date per disputare i match ridotte al limite, significherebbe la conclusione anticipata della stagione con i vari verdetti tutti ancora da scrivere.

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Serie A, dal Governo “assist” per la chiusura

Pur manifestando più volte la volontà di proseguire e portare al termine il campionato, Lega e Figc starebbero pensando anche un Piano B. C’è un aspetto che più di altri preoccupa ovvero la stesura definitiva della classifica in caso di stop anticipato come già accaduto in Francia e Olanda.

Il timore della FIGC, infatti, è quello di ritrovarsi esposta in ricorsi e contenziosi da parte di quei club che verosimilmente si opporranno a un’eventuale retrocessione o ad altri risultati non sanciti sul campo. E’ il caso, ad esempio, della Spal che ha già minacciato ricorso qualora venisse decreta la retrocessione anticipata.

Il Milan punta forte su Calhanoglu

Si inquadra in tal senso una delle norme contenuto nel cosiddetto Decreto Rilancio che il Governo si appresta a varare con tutta una serie di misure per fronteggiare la crisi economica in atto e non solo. Stando a La Repubblica, infatti, nelle pagine del DL sarebbe stato inserito anche un provvedimento che metterebbe al riparo la stessa FIGC da eventuali strascichi giudiziari.

Si tratta essenzialmente di una norma che sposterebbe, centralizzandoli, tutti gli eventuali ricorsi al Collegio di garanzia dello Sport del CONI, eliminando i consueti due gradi di giudizio federali. Si tratterebbe, di fatto, di un remake della decisione presa in passato dall’allora sottosegretario allo Sport, Giorgetti, relativamente al caos ripescaggi Serie B. Dunque ci sarebbe un unico grado di giudizio sportivo prima di passare alla  giustizia amministrativa, con Tar e Consiglio di Stato, che  dovranno pronunciarsi rapidamente in vista della ripartenza del campionato con una nuova stagione sportiva.

Un vero e proprio assist dal Governo quindi anche se la FIGC e la Lega faranno di tutto per completare, sul campo, un campionato di cui però giorno dopo giorno sta anche svanendo il ricordo.

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